discriminazione positiva
loc. s.le f.- ABBREVIAZIONI
* parola mai attestata abbr. abbreviato agg. aggettivo agg.le aggettivale ar. arabo art. articolo, articolato avv. avverbio avv.le avverbiale cong. congiunzione did. didascalia ebr. ebraico ediz. edizione f. femminile fam. familiare fr. francese giapp. giapponese gr. greco indef. indefinito ing. inglese inter. interiezione intr. intransitivo inv. invariabile iron. ironico it. italiano lat. latino loc. locuzione m. maschile n. neutro p. pagina part. particella pers. persiano pl. plurale port. portoghese p. pass. participio passato p. pres. participio presente prep. preposizione pron. pronome, pronominale rifl. riflessivo s. sostantivo s.le sostantivale scherz. scherzoso spagn. spagnolo spreg. spregiativo superl. superlativo s.v. sotto la voce ted. tedesco tit. titolo tr. transitivo v. vedi, verbo
Disparità di trattamento in favore di chi appartiene a una minoranza, a una categoria debole.
- In realtà, forme di discriminazione positiva possono ancora essere utili. Un solo esempio. Il 60 per cento dei giovani laureati in Italia sono donne. Ma meno del 30 per cento dei consiglieri d’amministrazione delle aziende sono donne (la percentuale scende drasticamente nei consigli esecutivi, dove si prendono le decisioni). Eppure questo risultato è stato possibile perché c’è una legge, la Golfo-Mosca, che impone alle società quotate in Borsa di riservare almeno un quinto dei posti nei consigli d’amministrazione alle donne. È una legge transitoria, che varrà solo fino al 2022. (Aldo Cazzullo, Corriere della sera, 11 aprile 2017, p. 31).
Tipo: Calco lessicale / Nome+aggettivo
Dall'ingl. "positive discrimination".
Formanti: discriminazione, positivo
Pubblicato in: Il Vocabolario Treccani. Neologismi. Parole nuove dai giornali, Roma 2008