Parole nuove dai giornali

lavoratore povero

loc. s.le m.
    ABBREVIAZIONI
  • * parola mai attestata
    abbr. abbreviato
    agg. aggettivo
    agg.le aggettivale
    ar. arabo
    art. articolo, articolato
    avv. avverbio
    avv.le avverbiale
    cong. congiunzione
    did. didascalia
    ebr. ebraico
    ediz. edizione
    f. femminile
    fam. familiare
    fr. francese
    giapp. giapponese
    gr. greco
    indef. indefinito
    ing. inglese
    inter. interiezione
    intr. intransitivo
    inv. invariabile
    iron. ironico
    it. italiano
    lat. latino
    loc. locuzione
    m. maschile
    n. neutro
    p. pagina
    part. particella
    pers. persiano
    pl. plurale
    port. portoghese
    p. pass. participio passato
    p. pres.participio presente
    prep. preposizione
    pron. pronome, pronominale
    rifl. riflessivo
    s. sostantivo
    s.le sostantivale
    scherz. scherzoso
    spagn. spagnolo
    spreg. spregiativo
    superl. superlativo
    s.v. sotto la voce
    ted. tedesco
    tit. titolo
    tr. transitivo
    v. vedi, verbo

Lavoratore che, con il proprio salario modesto, non riesce a superare la soglia di povertà.

  • I «lavoratori poveri», secondo una definizione dell’Ocse, rappresentano il 22% del totale negli Stati Uniti e i livelli non sono molto distanti da noi in Europa. (Paola Pica, Corriere della sera, 29 dicembre 2010, p. 31, Economia).
  • Sono sempre più numerose famiglie e persone che non riescono ad arrivare a fine mese. Un problema che riguarda una fascia di popolazione in continuo aumento, tanto da essere battezzata con il nome di «working poors» (lavoratori poveri). Avere un lavoro infatti ormai non sempre è sufficiente a raggiungere un livello di vita dignitoso. (Ivana Gherbaz, Piccolo, 11 maggio 2012, p. 29).
  • Sono centomila, pari a oltre 34 mila nuclei familiari, le persone in una situazione di povertà relativa, ma arrivano a 200 mila quelle a rischio di povertà o esclusione sociale, non dimenticando i disoccupati (oltre 40 mila nel 2014), i sotto-occupati, i «lavoratori poveri» e coloro che sono privi di reddito. (Messaggero Veneto, 21 febbraio 2015, p. 5).
  • In uno dei documenti per il tema di «Diritto ed economia politica» c'è un chiaro riferimento all'Italia, al fatto che è uno dei Paesi dove sono cresciuti di più i lavoratori poveri. Un invito a guardarsi intorno, immaginare possibili soluzioni per superare le disuguaglianze. Certo con il massimo rispetto per i grandi economisti, da [David] Ricardo a [John Maynard] Keynes. Ma è già un passo avanti invitare i ragazzi a misurarsi su questioni non solo strettamente economiche, ma di equità sociale. (Nicola Saldutti, Corriere della sera, 19 giugno 2015, p. 25).
Già attestato in: Corriere della sera, 2 aprile 1994, p. 17, Commenti (Renato Brunetta)
Tipo: Calco lessicale / Internazionalismo / Nome+aggettivo
Dall'ingl. "working poor"; fr. "travailleur pauvre" o "actif pauvre"; por. "trabalhador pobre"; sp. "ocupado pobre" o "trabajador pobre"; ted. "Armarbeiter" o "erwerbstätige Arme".
Formanti: lavoratore, povero

Pubblicato in: 2006 parole nuove, Milano 2005
Il Vocabolario Treccani. Neologismi. Parole nuove dai giornali, Roma 2008

Vedi anche:
lavoro povero
loc. s.le m.
working poor
loc. s.le m.