Parole nuove dai giornali

Sistema di governo democratico che si avvale dell'uso della rete telematica nel rapporto con i cittadini.

• [Barack] Obama ha vinto anche perché ha saputo esaltare gli stimoli ed i contributi politici e sociali «dal basso» (a cui finalmente anche il nostro Paese è risultato sensibile), diventando interprete di una nuova stagione di governance, dove i modelli non sono più verticistici e calati dall'alto, ma tendono ad esaltare le forme di collaborazione e di partenariato, aprendosi a percorsi democratici resi possibili dall'uso sapiente della tecnologia digitale e dei nuovi strumenti di e-democracy. (Elita Schillaci, Sicilia, 8 novembre 2012, p. 20, Noi Oggi).
• [tit.] E-democracy / Quel che resta della politica se dalle piazze si passa al web [testo] Una consultazione online fa molto chic e ancora non impegna (purtroppo). Come certi bracciali di bigiotteria che servono a fare scena per una sera e basta. Con lo stesso meccanismo, quando non si sa bene cosa fare, con la e-democracy non si sbaglia. E così accade che la democrazia elettronica, che pure sarebbe un obiettivo teoricamente meraviglioso, è diventata l'ultima moda della politica in crisi di autorevolezza e a corto di idee, non solo in Italia; e come tutte le mode rischia di sparire al prossimo cambio di stagione. Non funziona!, diranno per sbarazzarsene. (Riccardo Luna, Repubblica, 9 gennaio 2014, p. 38, Diario).
• Da qualche tempo, l’idea di una rigenerazione della democrazia grazie all’uso delle reti informatiche per consentire una nuova partecipazione alla politica -- di una «e-democracy» (come anche si è detto) fondata su Internet -- dopo un momento di grande fortuna, non pare essere più di moda in Italia. (Aldo Schiavone, Corriere della sera, 30 aprile 2016, p. 27, Idee & opinioni).