Parole nuove dai giornali

neuroetica

s. f.
    ABBREVIAZIONI
  • * parola mai attestata
    abbr. abbreviato
    agg. aggettivo
    agg.le aggettivale
    ar. arabo
    art. articolo, articolato
    avv. avverbio
    avv.le avverbiale
    cong. congiunzione
    did. didascalia
    ebr. ebraico
    ediz. edizione
    f. femminile
    fam. familiare
    fr. francese
    giapp. giapponese
    gr. greco
    indef. indefinito
    ing. inglese
    inter. interiezione
    intr. intransitivo
    inv. invariabile
    iron. ironico
    it. italiano
    lat. latino
    loc. locuzione
    m. maschile
    n. neutro
    p. pagina
    part. particella
    pers. persiano
    pl. plurale
    port. portoghese
    p. pass. participio passato
    p. pres.participio presente
    prep. preposizione
    pron. pronome, pronominale
    rifl. riflessivo
    s. sostantivo
    s.le sostantivale
    scherz. scherzoso
    spagn. spagnolo
    spreg. spregiativo
    superl. superlativo
    s.v. sotto la voce
    ted. tedesco
    tit. titolo
    tr. transitivo
    v. vedi, verbo

Lo studio del comportamento etico sulla base dei progressi compiuti nell'ambito delle neuroscienze.

  • [tit.] Neuroetica / Nel cervello alla ricerca della morale / Le nuove tecniche consentono di vedere i meccanismi cerebrali che guidano le nostre azioni. La filosofa [Laura] Boella: «Ma il libero arbitrio non è cancellato» [testo] Professoressa, cos’è la neuroetica e perché a un certo punto si apre lo spazio per questo tipo di riflessione? «La neuroetica nasce essenzialmente in un ambito interdisciplinare. Lo spazio per il suo discorso è reso possibile dai recenti sviluppi delle neuroscienze. In particolare, le tecnologie di visualizzazione cerebrale note come imaging sono arrivate a tirare in ballo quesiti che hanno rilevanza morale». (Giovanni Sallusti, Libero, 5 aprile 2008, p. 27, Cultura & Scienza).
  • «La neuroetica è quella branca delle neuroscienze che si occupa di studiare, proprio attraverso tecniche di visualizzazione cerebrale, i processi che sono alla base delle scelte morali, dei giudizi di bene e di male. Questa linea di ricerca, molto interessante ed altamente speculativa da un punto di vista neurobiologico, pone tuttavia, a sua volta, problemi etici non indifferenti; se arrivassimo alla conclusione che il soggetto non è responsabile delle proprie azioni, poiché è in realtà il suo cervello che, attraverso meccanismi inconsci, lo guida, allora il libero arbitrio, ad esempio , diverrebbe un aspetto della nostra vita morale da porre in discussione» [Silvio Scarone intervistato da Vito Salinaro]. (Avvenire, 21 aprile 2013, p. 9, Oggi Italia).
  • il potenziamento neuro-cognitivo -- concludono [Gilberto] Corbellini e [Elisabetta] Sirgiovanni -- è uno dei problemi centrali della neuroetica con il quale dovremo sempre più fare i conti. (Marco Pivato, Stampa, 5 febbraio 2014, Tutto scienze e tecnologia, p. 27).
Già attestato in: Repubblica, 24 marzo 2003, p. 25, Cronaca (Claudia Di Giorgio)
Tipo: Adattamento
Dall'ingl. "neuroethics".
Formanti: neuro-, etica

Pubblicato in: Il Vocabolario Treccani. Neologismi. Parole nuove dai giornali, Roma 2008