Parole nuove dai giornali

pensatore debole

loc. s.le m.
    ABBREVIAZIONI
  • * parola mai attestata
    abbr. abbreviato
    agg. aggettivo
    agg.le aggettivale
    ar. arabo
    art. articolo, articolato
    avv. avverbio
    avv.le avverbiale
    cong. congiunzione
    did. didascalia
    ebr. ebraico
    ediz. edizione
    f. femminile
    fam. familiare
    fr. francese
    giapp. giapponese
    gr. greco
    indef. indefinito
    ing. inglese
    inter. interiezione
    intr. intransitivo
    inv. invariabile
    iron. ironico
    it. italiano
    lat. latino
    loc. locuzione
    m. maschile
    n. neutro
    p. pagina
    part. particella
    pers. persiano
    pl. plurale
    port. portoghese
    p. pass. participio passato
    p. pres.participio presente
    prep. preposizione
    pron. pronome, pronominale
    rifl. riflessivo
    s. sostantivo
    s.le sostantivale
    scherz. scherzoso
    spagn. spagnolo
    spreg. spregiativo
    superl. superlativo
    s.v. sotto la voce
    ted. tedesco
    tit. titolo
    tr. transitivo
    v. vedi, verbo

Filosofo che sostiene la teoria del pensiero debole.

  • Nei volumetti con cui la Bur Rizzoli autocelebra il proprio sessantennale c'è «Verità e menzogna» del giovane Nietzsche, quello che detesta «il cattivo gusto della verità ad ogni costo». Sulla sua scia, i pensatori deboli dipingono la parola verità con gli sgradevoli colori del totalitarismo: dire «Addio alla verità» (Meltemi) è per Gianni Vattimo «l'inizio e la base stessa della democrazia»; è ora che quel concetto assolutista, consiglia, venga confinato solo a «una faccenda di condivisione sociale», una costruzione provvisoria fondata sul consenso dei più, raggiunto volta per volta nell'agorà. (Michele Smargiassi, Repubblica, 19 marzo 2010, p. 57, Cultura).
  • Per altre vie, anche filosofi come Richard Rorty o Gianni Vattimo giungono a conclusioni simili. Il nostro «pensatore debole» citava sempre, quasi estasiato, il passo di [Jean-François] Lyotard ove si legge che «il sapere postmoderno raffina la nostra sensibilità per le differenze e rafforza la nostra capacità di tollerare l'incommensurabile». (Corrado Ocone, Corriere della sera, 5 febbraio 2012, La Lettura, p. 6).
Già attestato in: Repubblica, 23 settembre 1989, p. 7 (Antonio Gnoli)
Tipo: Polirematica / Nome+aggettivo
Formanti: pensatore, debole

Pubblicato in: Il Vocabolario Treccani. Neologismi. Parole nuove dai giornali, Roma 2008

Vedi anche:
debolismo
s. m.