flessicurezza
s. f.- ABBREVIAZIONI
* parola mai attestata abbr. abbreviato agg. aggettivo agg.le aggettivale ar. arabo art. articolo, articolato avv. avverbio avv.le avverbiale cong. congiunzione did. didascalia ebr. ebraico ediz. edizione f. femminile fam. familiare fr. francese giapp. giapponese gr. greco indef. indefinito ing. inglese inter. interiezione intr. intransitivo inv. invariabile iron. ironico it. italiano lat. latino loc. locuzione m. maschile n. neutro p. pagina part. particella pers. persiano pl. plurale port. portoghese p. pass. participio passato p. pres. participio presente prep. preposizione pron. pronome, pronominale rifl. riflessivo s. sostantivo s.le sostantivale scherz. scherzoso spagn. spagnolo spreg. spregiativo superl. superlativo s.v. sotto la voce ted. tedesco tit. titolo tr. transitivo v. vedi, verbo
Strategia politica che si propone di favorire, nello stesso tempo, la flessibilità del mercato del lavoro e la sicurezza sociale, soprattutto a vantaggio delle categorie più deboli dei lavoratori.
- Un intero capitolo del Libro verde [dell'Unione Europea sulla riorganizzazione del diritto del lavoro] è […] dedicato alla flexsecurity, tradotto in italiano con un brutto neologismo, flessicurezza, in pratica il saper concedere flessibilità alle aziende, ma anche sicurezza, quindi certezza, ai lavoratori. (Massimo Mascini, Sole 24 Ore, 24 novembre 2007, p. 20, Economia e Imprese).
- In sostanza, attraverso la flessicurezza si cerca di operare una sorta di scambio tra minore tutela dal rischio di perdita del posto di lavoro -- conseguenza appunto della deregolamentazione -- e aumento delle possibilità occupazionali. Il circolo virtuoso che si pensa di attivare con tale approccio potrebbe essere così riassunto: se da un lato la maggiore libertà concessa agli imprenditori in materia di assunzioni temporanee e di licenziamenti fa sì che i lavoratori possano più facilmente perdere il posto, dall'altro a questi ultimi viene reso più agevole trovare una nuova occupazione, attraverso una serie di servizi e di strumenti di protezione. (Paolo Gargiulo, Repubblica, 29 luglio 2011, Napoli, p. XII).
- La parola «Flessicurezza» è un termine coniato negli anni Novanta in riferimento alla deregolamentazione del mercato del lavoro condotta nel nord Europa parallelamente al rafforzamento del sistema di sostegno ai gruppi più deboli. Si tratta di un compromesso tra imprese, sindacati e Stato, sostenuto da tre pilastri: flessibilità, sicurezza, riqualificazione continua dei lavoratori. Il risultato è una fortissima mobilità. (Danilo Taino, Corriere della sera, 14 gennaio 2012, p. 1, Prima pagina).
- come l’esperienza nordeuropea insegna, un mercato del lavoro moderno non può prescindere da un adeguato modello cosiddetto della flessicurezza: non è un ossimoro bensì un sistema con un adeguato bilanciamento tra la flessibilità invocata dai datori di lavoro e la protezione sociale per chi perde il posto di lavoro. (Piccolo, 15 maggio 2015, p. 37, Provincia).
Tipo: Calco lessicale / Internazionalismo / Nome+nome
Dall'ingl. "flexicurity"; cat. "flexiseguretat"; fr. "flexicurité" o "flexisécurité"; por. "flexigurança"; sp. "flexiguridad" o "flexiseguridad"; ted. "Flexicurity".
Formanti: flessibilità, sicurezza
Pubblicato in: Il Vocabolario Treccani. Neologismi. Parole nuove dai giornali, Roma 2008
Grande dizionario italiano dell’uso, Torino 2007 (2005)
Vedi anche:
flexicurity
s. f. inv.
flexsecurity
s. f. inv.