Parole nuove dai giornali

Tendenza a manifestare atteggiamenti tipici dell’età infantile.

• Gli adulti hanno conquistato l'autorevolezza dei cognomi: Pacchioni, lo scaltro professore universitario, oppure chi appartiene al passato, al mondo dei ricordi d'infanzia della voce narrante, come «la Signora Santini» e «i coniugi Moro», con le loro merci alimentari tossiche e pubblicitarie, diffuse sulle prime tivù commerciali, modellate sui cartoni animati che hanno contribuito a creare -- contemporaneamente al giovanificio -- l'infantilizzazione italiana, che tanto sarebbe piaciuta al [Witold] Gombrowicz di «Ferdydurke». (Giorgio Falco, Repubblica, 28 aprile 2012, p. 52, R2).
• «Invece dobbiamo lavorare sul fronte della personalizzazione, aumentando la responsabilizzazione del detenuto e garantendo così l’accesso ai benefici in base ai comportamenti positivi tenuti nel corso dell’esecuzione della pena. Penso al lavoro o allo studio, ad esempio. Il sistema oggi, invece, produce una infantilizzazione che deresponsabilizza il detenuto e non produce effetti accettabili sulla riabilitazione» [Andrea Orlando intervistato da Massimo Solani]. (Unità, 18 gennaio 2017, p. 5).