Parole nuove dai giornali

Partito politico guidato da un imprenditore, strutturato e gestito sul modello di un'azienda; in senso figurato, azienda orientata verso una parte dello schieramento politico.

• anche il Cavaliere non ha più l'energia, lo smalto, la cera dei bei tempi andati. A tratti, lo si vede annaspare fra le macerie fidando nelle riconosciute doti di battutista. Ma non è con le gag che risusciterà il partito-azienda: la creatura non esiste più da un pezzo. (Giuseppe Testa, Sicilia, 24 maggio 2012, p. 1, Prima pagina).
• Marcello Dell'Utri […] non ha dubbi: la costruzione giudiziaria che ha visto in prima fila l'ex procuratore aggiunto Antonio Ingroia, oggi candidato premier alla guida della lista elettorale «Rivoluzione civile», altri non è che una «aggressione dovuta alla discesa in campo di [Silvio] Berlusconi e del partito che io ho fondato insieme a lui. Da quando abbiamo inventato Forza Italia, che io volevo fosse un vero partito-azienda, mi sono piovute addosso le bombe giudiziarie». (Giovanni Bianconi, Corriere della sera, 12 febbraio 2013, p. 31, Cronache).
• Gli attacchi serrati soprattutto del Pd mettono sempre di più in difficoltà i grillini. Il dem Andrea Romano: «Ogni giorno la nebbia sparsa dai parlamentari di [Gianroberto] Casaleggio evapora inchiodandoli alle loro responsabilità. Non si parlavano, non si vedevano? Solo bugie. La verità a Quarto è stata nascosta dall'atteggiamento omertoso del partito azienda di Casaleggio. Aspettiamo a questo punto una reunion dei tre sopranos a 5 stelle per raccontarci qualche altra non verità». (Anna Maria Greco, Giornale, 18 gennaio 2016, p. 10, Interni).