Tommaso Campanella, Ateismo trionfato, p. 12

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essi han l’animo di Macchiavello, che ogni dottrina e profetia
pensano sia fatta per acquistare signoria, et sto come Amos
afflitto: «Rebellat Amos, o rex Ieroboam», e come Ieremia
nel lago inferiore, senza luce, senz’aria, in puzza et acqua
attorno, sempre in notte et inverno continuo, con ferri a piedi,
in paura et tribulatione.
E pure vedi che portai con scritti e parole e fatti li
pastori miei sugl’homeri come l’Asino sempre bastonato, e
mai non fuggii di stalla. E mo vedo l’Angelo contra loro, e
non lo credeno. Credessero a Brigida, a Caterina, a Vincenzo,
e tanti altri santi almeno, e dottori sapientissimi, e spirituali;
e benché conoscano alcuni, che dico il vero, diceno: Taci, ne
loquaris in nomine Domini
. Tu sei asino, non sai vivere. Et io,
Schioppio carissimo, non posso farlo; che si mai non fossi
christiano, come filosofo naturale almeno amo Dio, e la patria
mia Italia, e lo splendor suo, che nell’Apostolico principato
si serba; e per quello ho scritto, e fatto, e detto. Ma non mi
credono alli fatti e scritti miei, ma alle parole di gente venduta
per pane d’iniquità e mercede di mendacii, e dove è la
logica di Christo: «Ab operibus cognoscetis eos»? Mi consolo,
che simiglio al crucifisso, e non alli crucifissori e giudi:
«demonium habet», etc.; «Blasphemat», etc.; «Samaritanus
est»; «Fugit ad Chaldeos» (nunc ad turcas); «se regem facit»,
etc.; «contradicit Caesari», etc., et tutti profeti e giusti passaro
per questa via. Sempre trovi scritta questa calunnia
contra loro: «Benedixit Deo et Regi». Anzi Platone e Senofonte
il medesimo notaro in difesa di Socrate contra tutti sapienti
del Mondo. E veramente santa Brigida predisse che

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