Tommaso Campanella, Ateismo trionfato, p. 128

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gente, e dopo sequeno subito li corpi, e poi le fortune, e la
politica esteriore per giunta: «Primum quaerite regnum Dei
et haec omnia adiicientur vobis», disse Christo.Ecco si
vede Mosè haver preso gl’animi meglio che Ciro, e pochi
huomini ha vuoluto, e pochi paesi, per piantar la legge, e
pur vinse gl’Egittii e tanti regi: ma fu nulla questo rispetto
alla vittoria de gl’animi, che sempre dura, e vincere il secreto
degl’huomini è arte divina ignota al Macchiavello.Nel
che fu avanzato da Christo Mosè, come diremo al suo luoco,
che senza armi vinse il mondo con gente idiota, e fondò
il suo principato nella reggia del primo monarca del mondo,
et alli suoi successori basciano li piedi tutti li prencipi della
terra, che son servi de la prima Ragione, e lo tengono per
Dio e più che Mosè. /E se dice che questo fu fortuna e non
arte di Christo, egli è obligato insegnare come Dio o il suo
fato fa questo: e perché alli Macchiavellisti satrapi non è
noto, e come non hanno arte di fare tanto.
Christo disse: «Omnia traham ad me ipsum», e che il suo
impero sarà per tutto il mondo predicato, e nell’Apocalisse
che «faciam illos ut veniant et adorent ante pedes tuos», e
«quodcumque solveris aut ligaveris etc. erit solutus etc.», e
queste promesse son verificate. Hor dove è l’astutia tua, bestia
sciocca? Dove troverai tale stato, che con la croce domini
il mondo?
Pur dovea mirar a questo che,\ o falsa o vera che sia, la
religione sempre dominò alla politica: onde i Greci e
Romani creavano il magistrato, e se dicea il sacerdote: «Sunt
vitio creati», e subito li reprobavano e rinovano l’elettione; se

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