Tommaso Campanella, Ateismo trionfato, p. 142

Precedente Successiva

/All’incontro la legge di Macometto, si ben toglie l’idolatria
et afferma un solo Dio, nondimeno tiene opinioni assai irragionevoli,
e favolose bugie, et impossibili.
Prima par che voglia Dio corporeo, poi che lo fa sedere in
una seggia portato da certi angeli, che son tanto grandi che da
l’un occhio a l’altro non arriveria un augello in centomila giornate.
Dice che questi angeli han le corna di fuoco, di neve e di
altre misture impossibili composti, e par che lo dica proprio
per mostrar dire cose grandi e mostruose.
Dice che il Mondo fu habitato da l’Angioli, che Dio condannò
Belzebub perché non volse adorar l’huomo. Che dui
Angeli furo imbriacati da una donna lasciva, che si fè dir da
loro un nome col quale si saglie in cielo; che quella li lasciò
imbriachi e volò in cielo provista di quel nome, e che Dio la
converse in stella per glorificarla di tal gesto. Che li cieli son
tenuti dal monte Caf, e che per questo pareno turchini.
Che le stelle stanno legate parte con catene di oro alla seggia
di Dio; che c’è cielo di smaraldo et altro di diamante, altro di
luce, e che sopra c’è mare, e poi altri cieli turbidi, e poi altri
monti superbissimi, e poi altri mari, e poi tanti mila intervalli,
e parla a caso proprio come spiritato arrettitio senza

Precedente Successiva

Schede storico-bibliografiche