Tommaso Campanella, Ateismo trionfato, p. 15

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Esamina di diverse spetie di credenti, chi fan
dubbia la Religione: onde senno humano
si move a cercarne il vero quanto
può la raggione comune
arrivare.
Cap. I
Io senno humano esaminai tutte le religioni, che stan sotto il
cielo tra gl’huomini, e tra bruti, e tra le piante, e tra gl’angeli,
e tra le stelle con la ragion comune, per assicurar me stesso e
gl’altri di quel che credo, /e trovar il mio luoco tra le creature
in cui riluce il divin culto, dove più, dove meno, dove proprio
e rationale, dove improprio e naturale\.
1. Trovo che la magior parte degl’huomini crede quel che li
vien proposto dalla legge sotto cui è nato, et oltre non cerca,
perché non considera gl’argumenti contrarii e le controversie
humane. Né mira come ogni setta filosofica prova le sue openioni
con ragioni et esperienze, et si ostina l’una contra l’altra,
di modo che ciascuna par haver ragione. Et non mira, che
ogni legge si vanta haver miracoli, argomenti, profetie, e martiri,
e riscontri in suo favore, e che tanti son li giudicanti quanto
li giudicati.
2. Noi diciamo che quelli son ingannati da falsi profeti
e da principi tiranni, o da fallaci commentatori de la legge
comune, e così essi e tutti gl’altri dicon di noi: e ciascuna
credenza è schernita da tutte l’altre insieme.

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