Tommaso Campanella, Ateismo trionfato, p. 152

Precedente Successiva

statue e Dei creava, che li rispondano. Questi donaro oracoli
e fecero quel che han voluto, dove non arrivò la legge di
Christo.
Io esaminai alla stretta questa scienza, ammirandomi come
i demoni a molti compariscono e non compareano a me, che
caminai per lochi oscuri etc., e cercai etc., e che Nerone cercò
tanti Magi che gli li mostrassero, e non poteo trovarne uno,
come Plinio scrive.Et Aristotele si burla che vi siano angeli
e diavoli, sendo Dio anima de la prima sfera, e tanti angeli
quante son sfere per moverle, e che Dio non ha bisogno di
ministri come il Re, che si egli è perfetto si fa le cose da sé: li
ministri a lui sarian segno di impotenza. Questo dice nel libro
De Mundo e trovai tutti peripatetici negar li diavoli, et
un vescovo, che scrisse De eversione Monomachiae, se ne burla
di diavoli e d’angeli e di miracoli e di Dei: ma tiene con
Aristotele in filosofia, e scioglie gl’argumenti contrarii, e poi
dice che in theologia lo crede come christiano, mostrando
chiaro che egli crede niente a Christo, si non per
paura, e che Aristotele sia Dio suo come di Averroè. E tutti
li scrittori di questo secolo quasi stanno in questo errore. Onde
gran desiderio io hebbi d’accertarmi, e finalmente dalla costellatione
di uno argomentai che quello dovea vederli, l’instrussi
a pregar l’angeli della luna e de le stelle, e con orationi
e ceremonie lo disposi. Esso vidde cose mirabili, et io hebbi

Precedente Successiva

Schede storico-bibliografiche