Tommaso Campanella, Ateismo trionfato, p. 153

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risposte di quesiti stupendi; quel che apparia si facea angelo e
poi Dio, e molti ne comparsero. {I demoni} Cominciaro, a quello che era
idiota, a persuaderlo che non ci era inferno, e che l’anime van
di corpo in corpo come dice Pittagora; che non ci era libero
arbitrio nell’huomo; mi diedero oracoli delle cose future, e
molte ne successero.Dissero che non ci è diavoli, ma che
tutti son angioli, ma chi più, chi manco buono, e più e manco
savio, e che alli gentili risposero quelli che sanno poco in
anfibologia.
Finalmente io dimandai segno come Gedeone, li promise
et usò astutie diaboliche per farmi spartire da quel meschino
che li vedea, e poi l’ingannaro e lo ridussero a morte
violenta. Et io, aspettando le promesse loro, patii
gran cose da loro inganni, e poi con visioni propie vidi quel
che mai pensavo, e sempre mi parlano tra il sonno e vigilia a
voce alta, massime quando ho da patire qualche male, et
hoggi son sicuro, per prove non di sciocco, né di fingitore,
che vi sono diavoli di perversa voluntà, e così angeli buoni,
e che gl’antichi furo ingannati da quelli, e perché non ponno
far ciò che lor fu richiesto, dicono che tutti li Dei son
sugetti al fato, et anche Giove, così l’introduce Ovidio,
Homero e Lucano, e così ingannaro tutte le Nationi che
adoraro più Dei, e che sì come gl’huomini si fanno adorare
per Dii, per superbia o pensando che Dio non ci sia, così

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