Tommaso Campanella, Ateismo trionfato, p. 188

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predicassero, se non da lui allegati, ma li suoi miracoli e predittioni,
e successione, e discepoli poi col testimonio di Christo
li donano auttorità. /Macometto non ha altro contrasegno
che le vittorie lunghe dell’armi, cosa comune a Cinghi, ad
Alessandro, a Cesare et ad ogni valoroso politico naturale, ma
non prese martirio, usò bugie diaboliche, falsificando la Biblia
et il vangelo. Non ci è chi predice la sua venuta se non
come di seudo profeta et antichristo, ut infra, e fondò, come
egli stesso dice, la sua dottrina nell’armi e senza miracoli, e
poi ne finge alcuno, e vol che per forza sia creduto, che riconciò
la luna, e parlava con l’animali; ma mai non resuscitò un
morto né sanò un infermo. Li suoi successori furo possenti in
armi, come Allè, Oran, Ottoman, Abubacher, e li califfi e
soldani discendenti, che trovar l’imperio romano debole, e
l’afflissero e si vede che\ ognun per acquistar signoria habia
predicato, e non per animo del regno celeste, né per morire in
favor di quello, se non a quella guisa che moion tutti li soldati
anche mercenarii di altra credenza. Anzi fecero guerra tra loro
per la signoria, e si ammazzaro l’un l’altro, mostrando veramente
che non havean la charità degl’apostoli, tra li quali fu
tanto grande quanto il disprezzo della dignità humana e della
robba e dell’honori e della vita stessa: ma che haveano l’ambitione
diabolica dal capo loro imparata, poi che qual mastro,
tali discepoli. Romolo anche con armi fondò la sua
legge, e con occidere il fratello, come usano i turchi, e non ha
profetie né etc., e con l’imperio già acquistato si mantenne
Numa Pompilio la credenza sua, e con dottrina humana senza
altri segni, e così Minos, che era re di Candia, e Trismegisto,
Re e sacerdote.

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