Tommaso Campanella, Ateismo trionfato, p. 207

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nationi già si van convertendo, né trovo un iota che non si
adempisca, quando ben considero.
Però dalle predittion sue, e dalla sequela di tanti profeti, e
dalla qualità di miracoli si trova manifestamente Mosè messagiero
di Dio, et anche dalla confirmatione di Christo. Macometto
all’incontro predisse che dopo lui non havea a sorgere
altro profeta: questo si vede falso in Cinghi, che fu dopo lui, e
da tartari suoi pur è tenuto per profeta, /e secondo alcuni Arabi,
che scrissero la sua vita, delli quali si serve il Cartusiano;
disse che havea da resuscitare, e d’andare in cielo, e fu bugia:
però fu il suo corpo buttato via. E poi Alì lo raccolse e richiamò
la gente che si scompigliava, e prese nome di profeta, e fu
ucciso da Babuc. Ma scrivere li suoi mendaci è impossibile etc.\
Se poi dal cielo argumentar lice in queste cose grandi, secondo
il numero degl’anni comuni, Mosè diè legge sotto il
trigono del Sole e di Giove secondo Hali espositore, e Cardano
sotto il trino di Saturno e di Mercurio, e significa la
sua duratione e dispersione per il Mondo, e travagli, e che
ogni legge ha di bisogno di quello per confirmarsi, sendo
Mercurio della lingua prencipe, e Saturno, a cui applicano
tutti pianeti, e si vede che «a seculo est notum Deo opus
suum», come s. Iacopo disse.
Quella di Christo esser sotto il trino di Giove e del Sole,
che è il primo, e significa vita illustre, pura, innocente, verdadera
e pia, e profeti veraci tutti lo confessano.

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