Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 194

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theologi che pongono il calore sostanza, non osta a noi il sentire
il sapore e 'l caldo del pane, perché il gusto s'inganna, dice san
Thomasso, et resta la calefattione, e 'l calor esterno non è il
nativo calore.
c. Le cose non cadono al basso afrettando il moto per la
somiglianza della terra, poiché lo fanno anchora le cose accese;
né per l’aria che più le grava, perché l’aria di sotto si
condensa et più le sostiene; ma per la materia che cerca sostegno
et s'affretta, come fa l’animale nell’ultimo della fuga, poiché ogni
cosa ha senso della sua conservazione, et la materia si conserva
materia mentre pate et non age.
[DlSCORSO QUARTO]
Delli principij attivi.
In questa mole corporea materiale di tanta statua disse
Dio che nascessero due fabri incorporei, ma non potenti
senza corpo stare; et però son nati il calore e 'l freddo,
principij attivi, et però di potenza diffusivi. Subito nemici
furo, volendo ciascun di loro occupar tutta la stanza materiale:

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