Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 199

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quatro primi corpi, aggiungendosi la contrarietà del humido e del
secco.
f. l’humido nasce dalla dilatazione della materia, la quale
è rarefazzione fatta dal caldo, e però non ha termine
e riceve i termini strani, il che è proprio all’aria al fuoco et a
l’acqua. Et il secco procede dal constringemento della materia
fatto dal freddo o dal caldo per accidente, e però sta unito ne
termini suoi et difficilmente riceve i strani, come Aristotele definisce.
Dunque sono passioni materiali e non principij attivi,
come scioccamente si fanno a credere.
g. Il calore et il freddo non sono accidenti, essendo essi primaramente
voluti et intesi dalla materia, et essendo l’accidente
quello che non intende, ma vien dopo l’esser composto; ma questi
fanno l’essere, e non vanno né tornano senza corrompere quando
sono possenti et hanno tempo di agere. Ma il calore debole e poco
tempo agente è accidente alla nostra mano, perché viene
dopo l’essere et non corrompe il soggetto, come fa nell’acqua disfaccendola
in vapore. Dunque è essenza il calor natio et accidente
lo strano, fin tanto che strugge il seggio e lo fa ente nuovo; et una
stessa cosa è sostanza - cioè essenza - et accidente rispetto a diversi,

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