Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 209

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sta più tempo, le cose sono arse, incenerite et arenose.
Verso i poli vanno fuor delli tropici crescendo o mancando
di caldo o di freddo, secondo che più o manco
s'avvicinano al viaggio del sole et ad essi poli, dove il
freddo più prevale et si diffonde insino alli nostri climi
per temperar la statua. Et perché in loro si faccia la
generatione, il sole (disse il Senno attivo) fu
bene che più dimorasse sopra i loro orizonti; onde la terra
ha conceputo in Hirlandia e simili paesi voragini di fuoco.
Et per tutto si fanno le cose necessarie intese da Dio con
libero consiglio, et fatte da gli elementi con necessità amabile,
poiché quel che per necessità viene è per loro meglio.
[AVERTIMENTI.
a. Mirabile providenza di conservarsi il mondo senza violenza,
e quanto viene per necessità venire per lo meglio.
b. Due cose egualmente gagliarde in agendo, se sono contrarie,
non ponno fare un terzo; per ciò non si dà la mistione de contrarij
elementi.
c. Quando il corpo lucido è eguale al opaco, l’ombra da questo
si stende in figura di colonna; quando è minore o maggiore, in figura

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