Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 228

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[DISCORSO DECIMOSESTO]
Delle mutationi.
Si distingue anchora ogni moto in operatione et attione,
la quale in quanto si riceve nel patiente è anchor passione.
Et ogni passione è transmutatione o dell’esser tutto, et
questo si chiama corruttione dell’esser precedente e generazione
del conseguente; o delle parti del temperamento
materiale, et questo si chiama augumento della cosa a
cui s'aggiungono et mancamento di quella a cui si togliono;
o vero è dispositione a queste transmutationi
et mutamento non nell’essere ma nelle conditioni intrinseche
delle cose, et questo si chiama alteratione. Quindi

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