Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 235

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accidente scuoprendo la siccità mischiata al humido ch'egli fa essalare.
l’humidità seguita alle rarefazioni.
c. Questo nome della forma è proprio della figura estrinseca
e trasferito all’intrinseca del generato et alla Idea del generante.]
[DISCORSO VENTESIMO]
Differenza delle attioni del calor moderato
e del forte.
Sono molto più i gradi che di questi si compongono
con questa via usata dal calor moderato, come appare nella
cera. Ma il possente calore, sùbito che spiega la materia,
l’attenua et fa essalare, sì che questi gradi non vi si scernano,
benché si facciano. Et se la materia è composta
di parti dissimili, cioè grosse et sottili, lubriche et viscose
etc., come sono la maggior parte de gli enti per l’attione che
ricevono dal sole e dalle stelle, per i varij moti et modi e
tempi d'agere, avviene che, agendo il caldo potente, la fa
dura, perché le parti manco dure et manco resistenti converte
in sottilezza sua sostanza, et la tira in suso,
et le parti più dense più indurate restano: come nel luto
posto al fuoco si vede, perché sendo privato della sua parte
molle aquea, a cui il duro terrestre misto sta nascosto,

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