Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 242

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ristoro delle parti perdute, et egli anchora si ristorava con
l’ombra et col freddo, aiutandosi nella sua vicenda. E
diceva Dio: «Vadano pur a torno i luminari, perché vorranno
fare a quel che non vorriano mentre in terra restano
le forze loro, e non voranno fare quel che voriano perché
non si fermano a strugger la terra, et senza esser violentati
far quel che voglio io, sendo il fato dalla mia
volontà.» Quinci avviene ch'essendo la materia difforme
nelle parti grosse et sottili, - così fatte dall’antica attione -
nelle viscose et lubriche, dure et molli, alte et piane, grandi
et picciole, continue, contigue, et unite, et divise, et altre,
- delle quali tutte le sue parti vediamo composte con numero
peso et misura conforme all’idea del Senno -, i calori anchora
diventano varij, perché altrimenti ageno in altre sorti di
materie, come si vede nella cera che liquefanno et nel luto
che indurano, et altrimenti nel tutto che nelle parti e nelle
parti delle parti, come si vede in un'herba et in un animale
di diversissime parti composti.

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