Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 263

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gli diede e non di novo miracolo, perché pur dice che ha posto
termine alla età et ai monti, cioè naturale. Job dice che il mare
usciva dalla terra come urina dall’utro; et Estra lo mette
sei parti meno della terra in soperficie; e nel 21° del Apocalipsi si
dice che il mare non vi resterà quando si farà il cielo nuovo e terra
nuova, come se non fosse elemento; e Moise e tutti mettano cielo
et terra primi elementi; et S. Basilio così fa insegnando sopra la
Genese. Qui errò Lattanzio, e St. Basilio, che sempre s'andasse
abasso sotto a noi, e negaro li antipodi come opinanti e non come
testimonianti. Errò Aristotele et altri, ma non Platone et Origine
sapientissimi.
r. Quantità dell’acque et del mare.]
[DISCORSO SECONDO]
Delli movimenti del mare.
Fa ogni mare continuo movimento da levante a ponente,
perché il sole lo rarefà et gonfia, et però corre avanti: come
nella bollente acqua del caldaro si vede, che
- dove il fuoco s'appone - ella rarefatta sfugge all’altra
banda, et se intorno le andarai col fuoco intorno ella andarà.
Ma il cielo, l’aere, el mare tutti caminano per questa via,
l’uno secondando all’altro. Però dove l’aere intoppa a

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