Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 428

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buoni. Ma non ci è chi niega questa dottrina, <che è> di
Santo Agostino e Lattanzio ex capite de opif. Dei.
g. Non si può congiungere anima divina senza il mezzo dello
spirito a lei simile, né lo spirito senza il sangue a lui simile con
proporzione discendente.]
[DISCORSO DECIMOQUINTO]
Del sonno et vigilia.
Ma quando lo spirito haverà travagliato in sentire et movere,
si stanca, parte di lui n'essala attenuata dal movimento
et dal caldo, et si scema: onde la mente li concede
riposo nella testa per ristorarsi. Et questo si dice sonno:

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