Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 438

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i. S'el bambino si nudrisse di menstruo subito morirebbe,
sendo quella cosa venenosa.
k. Le cose dubbie han bisogno di nuovo consiglio, ma il mangiare
è in tutte le vite certo. Quinci si vede che il sapere
è reminiscenza, ma non al modo di Platone, perché ei vuole l’anima
sapere le cose avanti non nel generante ma in sé, e che ogni cosa
sia d'una comune anima animata, che in una nuova vita intrando
impara. Il che a me non pare. Il calor del letame fa nascer
l’uova, e l’arena del Nilo in Egitto, perché lo spirito svegliato dal
caldo age e forma lo polcino secondo l’Idea sua e non strana. Però
uovo di gallina covato da colombo fa gallina.]
[DISCORSO DECIMOTTAVO]
Della figura turbata nell’augumento dell’animale.
Perché non nasce l’animale come le piante, prima fuori
mandando una parte, et poi quella rassodatasi un'altra
nella sua cima facendo del tirato humore, ma tutto dentro
l’utero è finito il lavoro, dentro l’utero però cresce conformemente
tutta la figura, a tutte le sue parti
correndo nutrimento.

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