Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 461

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patimo un travaglio ci ricordiamo de i travagli c'hanno
patito altri, e quando veggo un simile al mio fratello mi
ricordo di mio fratello. Ma s'el moto scientifico di mio
fratello eshala da me per spirito sottile o si sopisce o cade
in letargo per grosso spirito, non riminiscenza, ma nova
scienza faccio quando il riveggio. Dunque la reminiscenza
è una passione o scienza rinovata, cioè un senso
antecipato svegliato dal presente a caso o ad arte, ma
non è sì forte come il presente: onde veggendo una nave
ci ricordiamo della nausea e vomito che patimmo navigando,
ma non vomitamo così assai hora, come
allora. La mente immortale, mossa da i vestiggi di
Dio, si ricorda o contempla Dio in questi effetti, intrati
a lei per via di questo spirito sentiente e rimembrante.
AVVERTIMENTI.
a. Il senso non è attion perfettiva solamente, come disse
Aristotele, poiché il dolore è senso distruttivo; ma gode il senso
de dolori dopo passati perché divenne scienziato, non perché
li voglia come presenti.

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