Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 469

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[AVVERTIMENTI.]
a. Misurare è conoscere et investigare un'ignota
quantità dalla somiglianza d'un'altra più a noi nota.
b. Per investigare una cosa si miran dieci predicamenti: 1°. la
natura, dove si considerano i principij onde l’ente nasce, et la lor
forza et luogo e tempo, et la virtù del nascente. 2°. la materia
particolare, ch'è la quantità et il numero con la dispositione, s'è
dura, molle, liquida. 3°. l’operatione, se si move o è stabile in tutto
o nelle parti, sì che altro di lei si mova, altro stia fermo. 4°. la figura
estrinseca, nuntia dell’intrinseca positura delle parti nel tutto a
pro' dell’agente virtù. 5°. l’attione - s'è possente o debole,
se con materia si fa o senza - e 'l sapore. 6°. la passione, se pate facilmente,
da chi et quando et come. 7°. il colore, s'è bianco o nero
o misto, e d'onde questi vengono. 8°. che gli avviene doppo l’esser
perfetto, e se a caso, se da industria nasce, opra, age, pate, si
figura, si colora. 9°. a chi è opposto di natura, d'operatione, d'attione,
di passione, di figura, di colore. 10°. a chi è simile di natura,
d'operationi, d'attione, di passione etc. Tre sono relativi delli
sette primi, et la similitudine è via di tutte le cognitioni et circonda

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