Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 509

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Mondo, perché tutte le cose si governano con senno et
arte, et più la politica de gli animali, et più quella de gli
huomini; il che se conviene alle parti del Mondo, converrà al
tutto; dunque al Mondo soprastà il Senno universale, onde
pendono i particolari saperi. Dunque ha dato legge a gli
huomini, poiché con miracoli, riscontri et sangue sparso
hanno ciò approvato coloro che si vantano del
suo consortio, a noi tutto vicinissimo, benché lontanissimo
per trascuraggine delle cose divine avvenuta per
troppo amore delle humane. Se son belle et buone, savie
et forti le cose fatte, che diremo del Fattore? Il cui culto
sia a noi la vera sapienza, et propria. Le scienze parlatrici
- come la grammatica, che a l’uso accoppia la convenienza;
la logica, ch'è oratione filosofica senza circostanze
dicente quel che è o non è; la rettorica, che dimostra con
circonstanze quello che può persuadere; la poetica, che
figura le voci con similitudini, et sentimenti loro con favole
per piacere di chi ode - son date a i bruti anchora
perché insieme vivano, ma non quanto a noi.

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