Tommaso Campanella, Epilogo magno, p. 570

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[AVERTIMENTI.]
a. Il compendio d'ogni virtù è la magnanimità.
b. La chiarezza del lignaggio et ricchezze sono testimonij
di nobiltà, perché non è riverito come illustre se non per la virtù
de suoi, et le ricchezze s'acquistano per virtù per lo più. Ma l’uno
et l’altro sono testimonij falaci, perché patricij malvaggi ricchi et
scelerati si trovano, dunque questi sono testimonij infedeli di nobiltà.
Et la nobiltà è la purità et eccellenza d'animo
generoso, et i suoi testimonij fidi son l’opere virtuose. Però io
dissi a chi si gloriava per nobiltà di sangue et sprezzava un amico
virtuoso, che gli arbori da frutti et non da radici si stimano etc.
c. Si porta honore a chi è maggiore: ma l’honora il minore
come amatore et amico della sua maggioranza; et più tosto l’ama
che honora. Et sì fa che gli altri honorino quel che il maggior ama.
d. Ogni huomo si vergogna di mal fare innanzi a grandi huomini:
chi dunque è grande si vergognerà di sé più che di altri.
IL FINE

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