Tommaso Campanella, Monarchia di Francia, p. 590

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è necessario persequitarli, senza darli riposo né requie, perché non
abbin tempo di pensar al remedio né di trovarlo.
Certo è gran vergogna che la Francia più potente d’armi, di vittovaglia,
di soldati, di capitani, di valore, di moltitudine, si faccia avanzare
o contrastar da Spagnoli, timidi, pochi, poveri, mendichi, senza
capitani, senza soldati, solo con l’astuzia e strano valore e con l’apparenza
di esser quel che non sono. Sempre nell’esercito deven i Francesi
condurre qualche sagace filosofo che li ricordi li predetti difetti, e loro
preponga il mal che lor può avvenire, ut supra. E questo in consulta
abbia voce.

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