Tommaso Campanella, Ateismo trionfato, p. 16

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Chi non mira questo, crede quel che gli è proposto, e si
resta nella sua credenza, tanto si è nato turco come christiano
come cataino. Di manera, che è solo fortuna, cioè benefitio di
Dio a noi occulto, a questa gente (che tutto il volgo è tale) lo
esser nato sotto buona credenza: che da per loro, come privi
di arbitrio, mai non cercano altro, e gran disgratia è lo esser
nato sotto perversa legge, in cui si ostina senza altro investigare;
né muta per mutar di fortuna.

3. Altri non cercano verità, perché li torna commodo creder
la propria legge, perché in quella è signore, o sacerdote, o
ricco, o altri piaceri tiene, li quali occecano sì l’huomo, che li
è grato l’errore. E cercan solo argomenti per provar che
sia vero quel che creden, e gl’altri contrarii poco esaminano,
ma subito li stiman per falsi. Et in costoro la ragione è figlia
de la voluntà contra natura, perché la voluntà nasce da la ragione
in cielo et in terra; et si vede che questa gente, mutando
fortuna, subito mutano openione: che sendo l’utilità sua disfatta,
che era madre e fondamento de la ragione de la sua
credenza, subito pare la ragion vana e la credenza medesimamente,
che in lei si appogia.

4. Trovai poi molta gente non investigar la ragion contraria
a quel che crede per timore di chi la difende con la spada e
con li tribunali. Onde de facili si appigliano all’argomenti in
pro e non in contra, havendo quelli per gaudio e mancamento
di male, e questi per noia e via al mal patire. E questa
gente, si perde il timore, perde la legge, perché il patre
del suo argomento è svanito, è ’l figlio gito in fumo, e poi
nella libertà comincia a ponderare ogni cosa, si ha giuditio
capace. La maggior parte di scolastici sta in questa consorteria,
come si è provato nelli mutamenti di Germania.

5. Molti non credono a lege alcuna, ma stimano che sia
arte di vivere trovata da gente astuta; et che in vero non ci sia
Dio; o che non mira alle cose humane; o che parte del Mondo
si regge a caso, parte a ragione, e che ognun deve esaltar se

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