Tommaso Campanella, Ateismo trionfato, p. 184

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Delli legislatori dell’altre Nationi ci è poco raguaglio: molti
o per natura o per astutia o dal diavolo mandati, fecero l’imprese
loro, e si può conoscere dalli sequenti discorsi.

Da Dio mandati io trovo Christo e Mosè e tutti profeti
hebrei, li quali pareno alli peripatetici e Macchiavellisti c’habiano
finto medesimamente, e che Mosè stette sul monte a
far le tavole, che pur mangiava; che Iosuè l’avisò del vitello di
oro, e di ogni cosa che egli dice haver da Dio, e che fingea
haver vinto li magi: ma non ci è altra scrittura che la sua.

Altri dicono, come Cornelio Tacito, e Giustino abbreviator
di Trogo, che trovò l’acqua che finse cavar da la pietra guidato
dall’asini selvaggi, e per questo adoran gl’asini li
Giudei, e che con medicina fe’ l’acqua dolce, e che passò il
Mar Rosso nel reflusso quando cala, e Faraone nel flusso, e
però si annegò; che fingea esser guidato da Dio, mandando
egli la guida di notte col fuoco, e di dì col fumo, che non pare
il fuoco per il sole; e che Aron, Ur, Iosue e Maria furo consapevoli,
e quelli che si avvedevano e murmuravano erano uccisi,
e si nascose il corpo per essere adorato, e così anche di
Aron; Plinio dice che fu sapientissimo mago, e Quintiliano,
che huomo astuto.
E di Christo non si guardano dire che finse con Lazaro il
miracolo, e molti altri tali, e che imparò in Egitto quando
fuggio, e che per astrologi Egittii seppe la sua morte et adoratione,
e però mandò volentieri a morire, e che si fece rubar
dal sepolcro dopo morto, e che non comparse vivo a persona
alcuna, perché‚ se resuscitava, saria comparso in piazza, per
guadagnar più anime, et annullar li Farisei et altri falsarii.

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