Tommaso Campanella, Ateismo trionfato, p. 208

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Confessano anche tutti Macomettani, Hali espositore et
Abenragel e Dorotheo, Albumasar, Albategnio, che la legge di
Macone cominciò sotto il trino di Marte, e che la sua ultima
congiuntione magna fu nelli 4° di Scorpione, e dicono essi
medesimi che in questa costellatione son significati profeti
falsi, et empii, crudeli, che pongon la ragion nell’armi, e confessan
Macone per tale consequentemente. E sotto lo medesimo
trino fu Luthero, Calvino, el Serifo, el Sofì, e la
heresia anglicana.

E veramente il quarto libro di Esdra profetò che havean di
uscire «draconi di Arabia», et infettar il Mondo tutto. Questi
furo gl’Agareni con il loro capo Macone, che poi si appellaro
Saraceni. El medesimo libro profetiza li «porci di Caramania»,
che fur li turchi, e quanto è notato si verifica ogni giorno. Però,
sendo stato tenuto da san Geronimo (che fu ducento anni inanti
a Macometto) questo libro apogrifo, la chiesa lo tenne in poca
stima rispetto agl’altri, e non lo canonizò mai. Ma chi mira le
verità sue, ben conosce che è libro di gran senno e degno di
consideratione.
Et in quella terribil nuvola d’oriente significa il
Cinghi e li Tartari. Macone dunque hebbe predittioni degne di
sé. E lo stesso trigono di Scorpione lo fa dedito alla lussuria, il
che profetò Daniele, e così li suoi sequaci con tante mogli, e
Venere è stella di Arabi, e la Luna per secondo trino.
E se miramo hoggi torna al trino di Christo la congiuntion
magna, e riforma la chiesa, et alza un principato
unico, come il Sole potentissimo in tutto il Mondo.

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