Tommaso Campanella, Monarchia di Francia, p. 374

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I
Le monarchie delle nazioni finirsi nella romana, alla quale e a tutte segue
e sovrasta la cristiana, a cui dal fato divino fu promesso il regno di tutto il
mondo. E quelli principi aver più parte in essa che più a quella s’ingeriscono
secondo la sacra Scrittura e la natura.

Disse Mosè con Balaam, Num. 24, dopo che le rivoluzioni de
regni nominò, ch’il romano sarà l’ultimo: Venient in trieribus ex Italia,
superabunt Assyrios
, vastabuntque Hebraeos et ad novissimum etiam
ipsi perdentur
, dopo che orietur stella ex Jacob Christo: dunque le
monarchie delle nazioni si finiscon nella romana, come anche si vede
dal 7 di Daniel, quando le dimostra nei quattro animali. E dal 2,
quando nella statua, il cui capo d’oro è la assiria monarchia; il petto
d’argento è la persiana; la ventraia e le femori di rame è la greca; le
gambe di ferro è la romana, distinta in orientale e occidentale, e in
dieci dita parte di ferro, parte d’argilla, mal conglutinate, come son i
regni ch’a quella succedettero. In nono si finisce il secolo gentile e
comincia il cristiano, quando cade dal monte eterno Cristo, pietra
angolare, senza mano d’uomo e di donna e rompe tutta la statua, e
cresce in tutto il mondo, facendo l’imperio di Santi universale: Et
erit omnis terra possessio eius
, dice Amos 9, e pria David: Dominabitur
a mari usque ad mare, etc. Et adorabunt eum omnes reges terrae, omnes
gentes servient ei.
E il medesmo sta scritto in

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