Tommaso Campanella, Monarchia di Francia, p. 490

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5. Perché li Francesi son più valorosi, più coraggiosi, avanzano di
numero, che son 25 millioni d’uomini in circa, e Spagna non ne fa 4
al più.
6. Item, la fortuna di Spagna è mancante, come si provò sopra, e la
francesa è crescente: né si trova altra nazione contraposta de fortuna e
di costumi e di emulazione e di potenza, quanto è la francesa alla spagnola.

7. Di più, li popoli francesi son bellicosi, arditi, veloci e vanno alla
guerra con gusto, e rideno nelli pericoli: li Spagnoli all’incontro
pochi, astuti, d’armi e ingegno strano bisognosi, e timidi.
8. Item, la Francia abonda di pane, carne e vino, più che tutte le
nazioni d’Europa, e di sale, e di lino e di minere. e di tutte cose necessarie,
e ne manda fuori a Spagna e Inghilterra, onde tira a sé più di sei
millioni d’oro. E si vede in Francia tutta la moneta aurea e argentea
assaissima, signata con l’arme di Spagna, e li Spagnoli con tante flotte
non hanno altro che rame, si moion di fame, non hanno artisti né
coloni della terra dopo la partuta di Mori e di Giudei.
Delli quali
molti son rimasti occulti con nome di cristiano, i quali odiano la
Monarchia di Spagna. Onde è meraveglia come li Spagnoli perpetui e
per natura nemici di Francesi, ponno sossistere. Ma il Campanella
scrisse nella Cosmografia che li più atti popoli a dominar il mondo son li
Francesi, per le cose dette, e son anche i più inetti per la impazienza e disobedienza.
Né può temer, benché fosse assaltata dall’Imperatore e da Spagna e
da Inghilterra insieme
: che basta mille anni con la sua propria soldatesca
e vittuvaglie, mantenersi e difendersi quando è unita. E il mal che può
sentire è da suoi, perché sono ribellanti, contumaci, discordanti,
viveno a lor modo. Le provincie stanno in perpetuo governo di privati
signori, e se il Re vuol torli, tutti contra lui insorgeno. Di più, son
divisi di religione, e sotto

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