Tommaso Campanella, Dialogo contro Luterani (1595), p. 153
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Schede storico-bibliografiche
Materiali bibliografici:
Luigi Firpo, Bibliografia (1940), scheda 44
Annarita Liburdi, Schede bibliografiche (2011-2017) Vai alla trascrizione
Indice
Percorso tematico del Dialogo politico contro Luterani, Calvinisti e altri eretici
Nuove opinioni di luterani e calvinisti p. 85
I primi architettori della politica avendo acquistato credito d'esser messaggieri di Dio p. 86
Martin Lutero frate eremitano religioso p. 88
A Lutero poi seguirono i discepoli p. 89
Non ci è nazione al mondo più inclinata alla libertà della settentrionale p. 91
Bisogna mirar alli scompigli dell'Alemagna, di Polonia, di Prussia, d'Inghilterra e di Francia che per tali sette avvennero p. 94
Se cotanto è buona questa legge in terra a' prencipi e a' soggetti comune, si deve molto apprezzare, ma in verità non si trova se non nella religione p. 99
Tengo un Dio essi tiranno, il quale ha determinato che alcuni vadino al paradiso, e molti all'inferno p. 100
Ci è differenza grande fra la chiesa romana e i settarii p. 103
Calvino, accorgendosi che concedendo la libertà d'Adamo per la qual peccò, ne segue che noi ancora per la libertà pecchiamo p. 106
Né mai dice [l'Apostolo Paolo], che Dio fece i vasi dell'ira per esser vasi d'ira p. 108
Or san Paolo che da queste autorità voleva chiuder la bocca a' Farisei che si lamentavano esser messi a paro o posposti a' Gentili p. 117
È certo che Dio potrebbe salvar tutti con assoluta podestà p. 120
Avete anche notato ch'eglino per il peccato d'Adamo tutti dannati ci dicono, ma per la morte di Cristo non tutti salvi p. 124
Il male d'un [leggi: è un] accidente sopravvenuto alla natura dopo il peccato del diavolo, e de gli uomini bellanti p. 125
Si vede nell'incontro San Paolo sempre chiamar il mondo alle buone opere p. 129
Si fonda bene nella naturale la fede di Cristo p. 131
Vorrei che adesso tutti i prencipi italiani ci ascoltassero p. 136
Veder si può con [leggi: quanta poca] ragione i settarii hanno abandonata la chiesa romana come madre p. 148
L'unità importa più ch'ogni altro alla repubblica essenzialmente e che senza quella non si può governare p. 149
Dunque perché è sciolta da Lutero l'unità, l'un non crede all'altro p. 151
Chi ha dato il titolo di Cristianissimo al re di Francia, di Cattolico a Spagna, di Difensore della chiesa ad Inghilterra e altri, se non i papi romani? p. 156
È gran cosa che sempre la Chiesa romana abbia avuti calunniatori eretici, i quali aiutati da potentissimi imperatori, la contrastorno, e ella sempre è cresciuta p. 161
Nessuna cosa è più nemica alla chiesa che l'esempio de' cattivi prelati p. 162
Lutero, imitando Macometto..., assicurando [leggi: assecundò] gli uomini del mondo licenziato [leggi: volgo licenzioso] p. 167
Dicono i luterani: Dio perdona del tutto p. 174
Ci sono anco penitenti [leggi: peccati] gravi a' quali mai non si perdona nella repubblica p. 175
I primi architettori della politica avendo acquistato credito d'esser messaggieri di Dio p. 86
Martin Lutero frate eremitano religioso p. 88
A Lutero poi seguirono i discepoli p. 89
Non ci è nazione al mondo più inclinata alla libertà della settentrionale p. 91
Bisogna mirar alli scompigli dell'Alemagna, di Polonia, di Prussia, d'Inghilterra e di Francia che per tali sette avvennero p. 94
Se cotanto è buona questa legge in terra a' prencipi e a' soggetti comune, si deve molto apprezzare, ma in verità non si trova se non nella religione p. 99
Tengo un Dio essi tiranno, il quale ha determinato che alcuni vadino al paradiso, e molti all'inferno p. 100
Ci è differenza grande fra la chiesa romana e i settarii p. 103
Calvino, accorgendosi che concedendo la libertà d'Adamo per la qual peccò, ne segue che noi ancora per la libertà pecchiamo p. 106
Né mai dice [l'Apostolo Paolo], che Dio fece i vasi dell'ira per esser vasi d'ira p. 108
Or san Paolo che da queste autorità voleva chiuder la bocca a' Farisei che si lamentavano esser messi a paro o posposti a' Gentili p. 117
È certo che Dio potrebbe salvar tutti con assoluta podestà p. 120
Avete anche notato ch'eglino per il peccato d'Adamo tutti dannati ci dicono, ma per la morte di Cristo non tutti salvi p. 124
Il male d'un [leggi: è un] accidente sopravvenuto alla natura dopo il peccato del diavolo, e de gli uomini bellanti p. 125
Si vede nell'incontro San Paolo sempre chiamar il mondo alle buone opere p. 129
Si fonda bene nella naturale la fede di Cristo p. 131
Vorrei che adesso tutti i prencipi italiani ci ascoltassero p. 136
Veder si può con [leggi: quanta poca] ragione i settarii hanno abandonata la chiesa romana come madre p. 148
L'unità importa più ch'ogni altro alla repubblica essenzialmente e che senza quella non si può governare p. 149
Dunque perché è sciolta da Lutero l'unità, l'un non crede all'altro p. 151
Chi ha dato il titolo di Cristianissimo al re di Francia, di Cattolico a Spagna, di Difensore della chiesa ad Inghilterra e altri, se non i papi romani? p. 156
È gran cosa che sempre la Chiesa romana abbia avuti calunniatori eretici, i quali aiutati da potentissimi imperatori, la contrastorno, e ella sempre è cresciuta p. 161
Nessuna cosa è più nemica alla chiesa che l'esempio de' cattivi prelati p. 162
Lutero, imitando Macometto..., assicurando [leggi: assecundò] gli uomini del mondo licenziato [leggi: volgo licenzioso] p. 167
Dicono i luterani: Dio perdona del tutto p. 174
Ci sono anco penitenti [leggi: peccati] gravi a' quali mai non si perdona nella repubblica p. 175