Parole nuove dai giornali

street-food

(street food) loc. s.le m. inv.
    ABBREVIAZIONI
  • * parola mai attestata
    abbr. abbreviato
    agg. aggettivo
    agg.le aggettivale
    ar. arabo
    art. articolo, articolato
    avv. avverbio
    avv.le avverbiale
    cong. congiunzione
    did. didascalia
    ebr. ebraico
    ediz. edizione
    f. femminile
    fam. familiare
    fr. francese
    giapp. giapponese
    gr. greco
    indef. indefinito
    ing. inglese
    inter. interiezione
    intr. intransitivo
    inv. invariabile
    iron. ironico
    it. italiano
    lat. latino
    loc. locuzione
    m. maschile
    n. neutro
    p. pagina
    part. particella
    pers. persiano
    pl. plurale
    port. portoghese
    p. pass. participio passato
    p. pres.participio presente
    prep. preposizione
    pron. pronome, pronominale
    rifl. riflessivo
    s. sostantivo
    s.le sostantivale
    scherz. scherzoso
    spagn. spagnolo
    spreg. spregiativo
    superl. superlativo
    s.v. sotto la voce
    ted. tedesco
    tit. titolo
    tr. transitivo
    v. vedi, verbo

Cibo tradizionale, specialità gastronomica tipica della cucina locale, regionale, etnica, che si consuma spesso passeggiando, anche in occasione di fiere e manifestazioni popolari.

  • La Beretta salumi […] ha lanciato sul mercato un prodotto kebab (in vaschetta). Si tratta di un arrosto di fesa di vitello e tacchino aromatizzato con le erbe della tradizione mediorientale. La motivazione commerciale del lancio è che il kebab è ormai diventato un protagonista dello street food, il cibo da strada e risulta «sempre più gradito agli italiani». (Dario Di Vico, Corriere della sera, 22 maggio 2011, p. 30, Idee & opinioni).
  • [tit.] Street-food / Kebab o panini ora lo spuntino diventa gourmet [testo] Nato come umile cibo di strada, destinato ai lavoratori e agli studenti, lo «street food» diventa gourmet. Panini, arancini, focacce, panzerotti e piadine escono dalla clandestinità di chioschi o baracchini per entrare nelle guide internazionali. Il viaggiatore esperto si distingue dal turista anche perché bazzica i posticini dedicati al cibo di strada, snobbando i ristoranti più blasonati. Sono 2,5 miliardi le persone che, per la Fao, lo mangiano ogni giorno. E anche in Italia è boom: 35 milioni di appassionati si scambiano freneticamente informazioni tra blog, facebook e twitter. (Irene Maria Scalise, Repubblica, 16 ottobre 2013, p. 53, Cronaca).
  • Diciamolo pure, lo street food è diventato una moda. Indotto dalla crisi economica, certo, ma anche dal bisogno mediatico di «qualcosa di nuovo» di cui parlare, vista la diffusa overdose di enogastronomia. Perciò chiamiamo una cosa che esiste da secoli con il termine street food: (Marco Lombardi, Messaggero, 29 aprile 2014, p. 24, Macro).
Già attestato in: Stampa, 24 settembre 1999, Torinosette, p. 37
Tipo: Prestito / Inglese
Formanti: street (inglese), food (inglese)

Pubblicato in: 2006 parole nuove, Milano 2005
Il Vocabolario Treccani. Neologismi. Parole nuove dai giornali, Roma 2008
Grande dizionario italiano dell’uso, Torino 2007 (2004)

Vedi anche:
cibo di strada
loc. s.le m.
cucina di strada
loc. s.le f.