cibo di strada
(cibo da strada) loc. s.le m.- ABBREVIAZIONI
* parola mai attestata abbr. abbreviato agg. aggettivo agg.le aggettivale ar. arabo art. articolo, articolato avv. avverbio avv.le avverbiale cong. congiunzione did. didascalia ebr. ebraico ediz. edizione f. femminile fam. familiare fr. francese giapp. giapponese gr. greco indef. indefinito ing. inglese inter. interiezione intr. intransitivo inv. invariabile iron. ironico it. italiano lat. latino loc. locuzione m. maschile n. neutro p. pagina part. particella pers. persiano pl. plurale port. portoghese p. pass. participio passato p. pres. participio presente prep. preposizione pron. pronome, pronominale rifl. riflessivo s. sostantivo s.le sostantivale scherz. scherzoso spagn. spagnolo spreg. spregiativo superl. superlativo s.v. sotto la voce ted. tedesco tit. titolo tr. transitivo v. vedi, verbo
Cibo che si consuma anche passeggiando, talvolta in occasione di fiere e manifestazioni popolari, spesso tipico della cucina locale, regionale, etnica.
- I grandi cibi di strada della tradizione palermitana diventano rito chic alla Trattoria dietro al Pantheon, indirizzo caro a Rosario e Beppe Fiorello, Pippo Baudo, Carlo Freccero, e covo di Filippo La Mantia interprete dei migliori sapori della tradizione siciliana in chiave trendy. (Giacomo A. Dente, Messaggero, 30 giugno 2005, p. 43, Roma Giorno & Notte).
- La Beretta salumi […] ha lanciato sul mercato un prodotto kebab (in vaschetta). Si tratta di un arrosto di fesa di vitello e tacchino aromatizzato con le erbe della tradizione mediorientale. La motivazione commerciale del lancio è che il kebab è ormai diventato un protagonista dello street food, il cibo da strada e risulta «sempre più gradito agli italiani». (Dario Di Vico, Corriere della sera, 22 maggio 2011, p. 30, Idee & opinioni).
- la locuzione «cibo da strada» -- che peraltro meglio rappresenta la sua anima popolare -- svelerebbe la «non novità», cioè il fatto che già nell’antica Roma la gente mangiava in questo modo, e che persino Pinocchio, nel paese dei Balocchi, prese lo zucchero filato da un chioschetto ambulante. In effetti il motivo che da millenni porta la gente ad amare così tanto il cibo da strada è in buona parte romantico, legato com’è al piacere di mordicchiare qualcosa mentre si fa una passeggiata in compagnia, godendosi un panorama o guardando i negozi. (Marco Lombardi, Messaggero, 29 aprile 2014, p. 24, Macro).
- i nuovi locali del cibo veloce si fondano su ingredienti di prima scelta e cucina impeccabile. Due i filoni più seguiti: alcuni nobilitano cibi da strada con ingredienti di alto livello. Altri trasformano piatti da ristorante in fast food. (Giulia Cimpanelli, Corriere della sera, 10 marzo 2017, p. 36, Tempi liberi).
Tipo: Calco lessicale / Internazionalismo / Nome+preposizione+nome
Dall'ingl. "street food"; fr. "nourriture de rue" o "alimentation de rue"; por. "comida de rua"; sp. "comida de calle".
Formanti: cibo, strada
Pubblicato in: 2006 parole nuove, Milano 2005
Il Vocabolario Treccani. Neologismi. Parole nuove dai giornali, Roma 2008
Vedi anche:
cucina di strada
loc. s.le f.
street-food
loc. s.le m. inv.