Parole nuove dai giornali

Che ha un tasso elevatissimo di collegamenti alla rete telematica.

• Nel frattempo le cose accadono, il mondo cambia e una società iperconnessa che discute in real time si fa un’opinione e poi decide, cioè matura un consenso o dissenso. (Mario Sechi, Tempo, 18 giugno 2011, p. 1, Prima pagina).
• Massimo Carraro racconta come è nata l’idea. «Mia moglie non risponde mai al telefono quando la chiamo. La scusa è sempre la stessa: ero lontana dal cellulare. Adesso non ha più giustificazioni». Un gioiello pensato non come ennesimo strumento per soggetti iper-connessi, ma un aiuto per gestire con attenzione la propria vita digitale. (Michela Proietti, Corriere della sera, 18 luglio 2015, p. 30, Moda).
• L’affare Snowden ricorda che è possibile intercettare tutto, sulla terra, nell’etere e negli abissi. Soprattutto in un’epoca di cloud computing, di scambi reticolari e di Big Data. I rischi sono tanti: dallo spionaggio all’intrusione, senza dimenticare il sabotaggio di sistemi e infrastrutture oltre al furto di informazioni classificate. È una minaccia che esploderà nel mondo iperconnesso dell’internet delle cose, fatto di comodità e di tante nuove faglie aperte ai malintenzionati. (Francesco Palmas, Avvenire, 26 ottobre 2016, p. 3, Idee).