Tommaso Campanella, Aforismi politici, p. 117

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Luterana e Calviniana, che nega la libertà del arbitrio e
di far bene e male, non si deve mantenere in republica,
perché i popoli ponno rispondere al predicante della legge
che essi peccano per fato e non ponno osservare, ché non
son liberi in questo, come Cicerone ben scrisse: La scienza
che contradice alla religione non si deve tenere. Ecco Aristotele
aver fatto più male che bene a Cristiani e Saraceni
ex Averroè.

85. La religione che ripugna alla politica commune patisce
presto mutazione di riforma: però non può durare la
Luterana e Calviniana, né quella di Moisè di non mangiar
carne di porco, né quella degli Apostoli dell’astenersi dal
sangue e dal soffocato; e però sono leggi religiose a tempo
e luogo serventi, e son leggi religiose eterne e communi ad
ogni nazione, e son leggi religiose a nullo tempo e luogo
buone, come quella del negato libero arbitrio e di sacrificar
uomini.

86. Tutte le religioni e sette hanno il lor circolo, come le
republiche di monarchia in republica popolare, e da quella
ad un viene, poi a molti e poi a tutti, per la medesima et
altre vie. Così, quando le sette arrivano all’ateismo, nasce
l’ultima mal patenza del popolo et il fine dell’ira di Dio,
e tornano a bene con pena.
Quando s’arriva a negare la

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