LESSICI FILOSOFICI

Lexicon philosophicum (1613)

Rudolph Goclenius, Lexicon philosophicum, quo tanquam clave philosophiae fores aperiuntur…, Francofurti, typis viduae Matthiae Beckeri, impensis Petri Musculi & Ruperti Pistorii, 1613.

Il volume consta di:
- dodici pagine non numerate: frontespizio stampato in rosso e nero con xilografia con stemma araldico; epistola dedicatoria al langravio Maurizio di Assia-Kassel;
- il lessico vero e proprio ha 1143 pagine di testo stampato su due colonne. La prima e l’ultima pagina sono decorate con fregio xilografato.

Lo stessso Rudolph Goclenius pubblicò – due anni dopo a Marburgo – un Lexicon philosophicum Graecum. È verosimile pensare che all’epoca della loro pubblicazione il Lexicon philosophicum e il Lexicon philosophicum Graecum circolassero insieme, anche tenendo conto della loro complementarietà: entrambi i lessici fanno riferimento per lo più a termini e problemi della tradizione aristotelico-scolastica. I due lessici sono compresi in un unico volume nella ristampa anastatica pubblicata nel 1964 dall’editore Georg Olms di Hildesheim. Il Lexicon philosophicum del 1613 può ritenersi, per vari aspetti, il primo dizionario filosofico ‘moderno’, le cui voci esprimono un’esigenza sia di carattere storico sia di classificazione e sistematicità. L’opera – che riflette gli interessi prevalenti dell’epoca e mette in rilievo nozioni logiche e metafisiche – in un certo senso può essere considerato un trattato filosofico sotto forma di dizionario, quasi una «clavis philosophiae».

Il Lexicon philosophicum di Goclenius appartiene al corpus dei grandi lessici filosofici, presentando una nomenclatura di circa duecento entrate. Nell’opera è sistematico il ricorso a termini greci, e si usano espressioni tedesche per lo più come esemplificazioni (in particolare in voci tecniche in cui risulta pertinente il riferimento a linguaggio e situazioni comuni). Nel Lexicon philosophicum non viene fornita una lista delle fonti, lista che raramente è presente nei lessici filosofici latini del Seicento. Alla base dell’opera c’è una precisa idea di ordine genealogico e classificatorio, uno schema di enciclopedia delle scienze.

Pur essendo un’opera abbastanza diffusa, il Lexicon philosophicum non sempre è stato giudicato favorevolmente. Nel Polyhistor literarius, philosophicus et practicus di Daniel Georg Morhof (ed. considerata: Lubecae, 1747) il Lexicon di Goclenius viene ricordato unicamente perché l’autore avrebbe interpolato nel lessico ampi brani di un opuscolo di Lutero, Aliquot nomina propria Germanorum ad priscam etymologiam restituta, senza citarne la fonte. Nella sua Geschichte der philosophischen Terminologie (Leipzig, 1879) Rudolf Eucken dedica ai dizionari filosofici del Seicento poco più di una pagina, menzionando l’opera di Goclenius. Pur individuando nel Lexicon philosophicum taluni elementi nella direzione della filosofia moderna, Eucken ritiene che il testo non offra spunti per la storia della terminologia, in quanto l’interesse dell’autore si rivolgerebbe «naturgemäss» più ai concetti che non ai termini filosofici. Eucken ricorda inoltre che Gottfried Wilhelm Leibniz cita, nelle Streitschriften con Samuel Clarke, il Lexicon di Goclenius a proposito del termine sensorium. Va aggiunto, per rimanere nel medesimo ambito culturale, che Christian Wolff fa riferimento numerose volte ai lessici di Goclenius del 1613 e del 1615, nella Ontologia, nella Psychologia empirica e in altri scritti.

Va ricordata la tesi avanzata da Alan Gabbey e Robert E. Hall, secondo i quali il libro poggiato sul tavolo nel terzo sogno che Descartes descrive negli Olympica, quaderno di appunti giunto a noi solo attraverso la traduzione francese di Adrien Baillet, sarebbe identificabile proprio con il Lexicon di Goclenius.

È infine da segnalare che il Lexicon philosophicum di Goclenius fu inserito nell’Index librorum prohibitorum con decreto del 19 marzo 1633.

Le notizie presenti in questa scheda sono tratte principalmente da: E. Canone, I lessici filosofici latini del Seicento, in Il vocabolario della Rèpublique des Lettres. Terminologia filosofica e storia della filosofia. Problemi di metodo. Atti del Convegno internazionale in memoriam di Paul Dibon (Napoli, 17-18 maggio 1996), a cura di Marta Fattori, Firenze, Olschki, 1997, («Lessico Intellettuale Europeo, 70»), p. 109. Vedi A. Gabbey, R. E. Hall, The melon and the dictionary: reflections on Descartes’s dreams, «Journal of the History of Ideas», 59, 1998, 4, pp. 651-668.