LESSICI FILOSOFICI

Lexicon philosophicum (1662)

Johann Micraelius, Lexicon philosophicum terminorum philosophis usitatorum ordine alphabetico sic digestorum, ut inde facile liceat cognosse, praesertim si tam Latinus, quam Graecus index praemissus non negligatur, quid in singulis disciplinis quomodo sit distinguendum et definiendum, editio secunda ab ipso authore correcta & aucta, cum novis novorum terminorum & vocabulorum indicibus, Stetini, impensis Jeremiae Mamphrasii, bibliop. typis Michaelis Hopfneri, 1662.

Il volume in 4o consta complessivamente di dieci pagine non numerate, settecentocinque pagine con stampa su due colonne e centoquarantacinque pagine n.n. di preziosi indici terminologici e di tavole. Sono da segnalare: frontespizio stampato in rosso e nero, marca tipografica (due figure sotto un albero e il motto «Labora et Spera»), antiporta riccamente illustrata, epistola dedicatoria all’elettore del Brandeburgo. Il lessico vero e proprio è costituito da 1409 colonne di testo, cui seguono 127 pagine di indici e 18 carte di tavole.

Il Lexicon philosophicum di Johann Micraelius (la 1a ed. dell’opera fu pubblicata a Jena nel 1653) raccoglie sintetiche definizioni in latino di termini filosofici sia latini sia greci; spesso i termini greci hanno funzione di entrata del lessico. Il dizionario tiene conto in particolare della tradizione filosofica tardo-medioevale e per lo più non fornisce esempi di uso (nel senso di riferimenti espliciti ad autori/opere). Nel dizionario non figura una tavola di fonti e, tenendo conto della ricchezza della nomenclatura e delle accezioni terminologiche registrate nel dizionario (tra entrate e sottoentrate), non sarebbe facile ricostruirne un elenco. Il Lexicon philosophicum ha un ricco indice terminologico-sistematico – secondo una precisa articolazione delle diverse discipline: (per es. «De philosophia organica»: Philologia, Literator, Sermo, Grammatica, Critica, Lexicon, ecc.) – e un indice di termini greci considerati nelle definizioni. Il dizionario presenta un numero considerevole di sottoentrate – costituite da sintagmi, termini derivati ecc. – che fanno di quest’opera uno strumento di prim’ordine per lo studio della lingua filosofica nel suo complesso, nonché per l’analisi delle distinzioni concettuali sulla base delle diverse accezioni dei termini in rapporto alle varie discipline. Nel Lexicon di Micraelius è sistematico il ricorso a termini greci (per un confronto si possono ricordare i due lessici di Rudolph Goclenius del 1613 e del 1615), mentre espressioni tedesche sono talora usate per illustrare voci tecniche, in cui risulta pertinente un riferimento a linguaggio e situazioni comuni. Il dizionario di Micraelius risponde a un criterio di classificazione sistematica del sapere, come risulta anche dall’«Index terminorum philosophicorum secundum disciplinas diversas dispositorum» (di ben settantadue pagine), seguito dall’«Index terminorum philosophicorum Graecorum».

Dell’edizione del 1662 del Lexicon philosophicum di Johann Micraelius esiste una ristampa anastatica, con introduzione di Lutz Geldesetzer (Düsseldorf, Stern-Verlag Janssen & Co., 1966).

Vedi: G. Tonelli, A Short-title List of Subject Dictionaries…, extended edition, revised and annotated by E. Canone and M. Palumbo, Firenze, Olschki, 2006, pp. 85-86, scheda n. 120.