Tommaso Campanella, Ateismo trionfato, p. 6

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politica, e finalmente la Metafisica per scoprire le radici dell’
inganni.
Onde posi per principii Possanza, Sapienza et Amore
con loro influssi Necessità, Fato et Armonia, la quale mi fu
occupata per instigation di Satana da un ingrato discepolo, et
hora la ricupero per gratia di Dio. E di quella ti ho cavato
una scintilla per lo bisogno di questo secolo, e si chiama Riconoscimento
della vera Religione, dove filosoficamente per
tutte le scienze disputo di tutte le sette del Mondo, e mostro
che la fede chatholica universale divina sia la Religion christiana
Romana, ma non di tutta, né di tutte, che qua solo
pretendo mostrare, che la Religione sia natural virtù da Dio
in noi seminata, e poi insegnata quando la trascurammo, e
che non sia furbaria.
E per mostrar questo bisogna far toccar
con mani che Dio sia, che tien cura di ogni cosa, e più degli
huomini, e che l’huomo sia immortale, et altra vita si li deve.
Ti inganni, Schioppio mio, se pensi predicare alli Germani
tuoi il credo in sanctam ecclesiam: ma bisogna cominciar da
credo in Deum per filosofia naturale e non per auttorità, perché
nullo quasi crede alla Biblia, né all’Alcorano, né al
Vangelo, né a Lutero, né a Calvino, né al Papa, se non in
quanto li torna commodo. Vero è che la plebe minuta crede a
questi, ma li dotti e li Prencipi tutti sono quasi politici Macchiavellisti,
che hanno la Religione per arte di stato, che se
credessero in Dio non tratteriano per forza e per sofismi regnare
e dominare. E se credessero in Dio, crederiano subito
che Dio tiene una scola in terra, e per la successione et altre
marche e riscontri saperiano che quella è la chiesa Romana.
Ma vedeno che li preti son poco più pii di loro, e li peripatetici
dominano con l’anima mortale, con l’eternità del Mondo,
con negar paradiso et inferno; e l’astronomi applaudeno con
oscurar li segni del cielo, che ponno mostrar la verità del

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