virtù - Di tutte le scienze la sapienza è madre, et è il medesimo | con la prudenza; et Dio la chiamò virtù. Epilogo 510. Conciosiaché | si trovino nel compimento d'ogni essere la possanza la | sapienza e l'amore, et ogn'una di queste virtù dir si possa, | ma la possanza ne ha prima questo nome: non però senza | l'altre due, perché tutte insieme conservano l'essere, che è | il più gran bene de gli enti. Nondimeno la possanza di resistere | alle cose contrarie è virtù alle bestie: ma ne | gli huomini è più la sapienza che guida anchor la forza et | l'amore, per esser l'huomo più obligato al senno che al | potere et all'amore. 510. Conciosiaché | si trovino nel compimento d'ogni essere la possanza la | sapienza e l'amore, et ogn'una di queste virtù dir si possa, | ma la possanza ne ha prima questo nome: non però senza | l'altre due, perché tutte insieme conservano l'essere, che è | il più gran bene de gli enti. Nondimeno la possanza di resistere | alle cose contrarie è virtù alle bestie: ma ne | gli huomini è più la sapienza che guida anchor la forza et | l'amore, per esser l'huomo più obligato al senno che al | potere et all'amore. 510. Virtù è quel decreto dell'anima, | che giudica doversi sapere et imparare quanto si può per | conservatione dell'essere presente et futuro: et ecco | che lo spirito, spinto da quei sproni che fanno la gioia et | il dolore, errando circa l'acquisto dell'essere corporale, | mentre che più et meno si duole, gode, ama, odia che non | deve, opera secondo tali effetti più et meno che deve per | suo bene. 510. Disse Dio che sarà virtù quella misura | dello spirito che inducerà tanti e tali effetti, et oprarà | tante e tali operationi, quante et quali bastano | alla conservatione, et non più né meno. Perciò ella consiste | nella mediocrità, di cui il più et manco chiamo vitij. 510. Dunque ogni virtù è consiglio et scienza, et sciente è il | puro spirito, perché è atto ad ogni consideratione. 512. L'huomo, non havendo l'essere potentissimo | come Dio né possente come il sole, non può vincere le cose averse | né conservare l'essere se non con sapienza: però a lui questa è sola | virtù delle virtudi; 512. La virtù rende buono il suo possessore, cioè lo conserva: | dunque ella è la purità de gli enti, perché ogn'uno è composto | di tanti et tali gradi di caldo et di dispositioni materiai, | quanti et quali si cercano al genere suo dall'Idea | prima originaria. 512. Dunque essa virtù, che rende buono - cioè puro - il posseditore | et nel puro essere lo serba, è la purità del suo genere, | nella nascenza innestata et nella educatione serbata || et nella operatione augumentata. 512. Dunque la virtù humana | è la purità dello spirito humano, che con l'uso si conosce | et cresce, sì come nel disusarsi si oscura. 513. Et perché la | virtù è un mezzo di acquistare il bene per al | bene affettionarsi, et bene operare non potendosi far | senza facoltà naturali, perché ogni ente prima può et poi | fa, ne seguita che quante sono le vie ad arrivare al bene, | tante sono le virtudi. 513. Non ogni bene è della virtù scopo, | ma il bene sommo, per lo quale si debbono lasciare tutti | gli altri, imperoché naturale è all'huomo, essendoli anteposti | più beni, d'applicarsi al megliore, come più ad un scudo | che ad un carlino. 513. Perché la | purità è virtù che segue il bene et fugge il male, et il bene | et il male sono misti con travagli con disgratie et difficoltà, || ne segue che sia virtuoso colui che sa conoscere il migliore | et con manco difficoltà l'apprende. 513. Quinci è che la sapienza | sia la vera virtù che guida la forza et | l'appetito, che non essequiscono né appetiscono se non quelle | cose dove ci è più di bene che di male; et determina che il | sommo bene sia quello ch'è in se stesso perfetto et non | ha bisogno d'altri et è fine di tutti gli appetiti et operationi. 514. L'uso non fa la virtù, come dice Aristotele, ma la perfettiona, | perch'ella non operarebbe se non fusse potenza nativa, né si || avvezzarebbe sebene operasse. È l'operare effetto della potenza | spontaneamente agente, et non dell'uso habito, se non in quanto | rende perfetta la potenza. Et perché ogni virtù è | scienza et arbitrio, l'arbitrio è libero a volere e disvolere. 515. L'uso non fa la virtù, come dice Aristotele, ma la perfettiona, | perch'ella non operarebbe se non fusse potenza nativa, né si || avvezzarebbe sebene operasse. È l'operare effetto della potenza | spontaneamente agente, et non dell'uso habito, se non in quanto | rende perfetta la potenza. Et perché ogni virtù è | scienza et arbitrio, l'arbitrio è libero a volere e disvolere. 516. Onde s. Paulo sentìa la repugnanza | in sé della natura vitiosa con la legge divina infusa nella | sua mente. Per questo è vero che l'huomo non può oprar bene | senza la gratia universale di Dio, prima sapienza illuminante | ogni virtù, né bene meritorio senza gratia speciale. Però | i Peripatetici, che dicono le virtù essere habito dell'uso, son Pelagiani. | Et chi dice potenza naturale come noi il vitio in potenza | non erra, perché alla virtù natia dona merito di bene naturale, | ma alla commandata dalla Religione sopranaturale merito attribuisce. | Onde con la prima i Gentili, con la seconda i Christiani | si guidano. 516. Onde s. Paulo sentìa la repugnanza | in sé della natura vitiosa con la legge divina infusa nella | sua mente. Per questo è vero che l'huomo non può oprar bene | senza la gratia universale di Dio, prima sapienza illuminante | ogni virtù, né bene meritorio senza gratia speciale. Però | i Peripatetici, che dicono le virtù essere habito dell'uso, son Pelagiani. | Et chi dice potenza naturale come noi il vitio in potenza | non erra, perché alla virtù natia dona merito di bene naturale, | ma alla commandata dalla Religione sopranaturale merito attribuisce. | Onde con la prima i Gentili, con la seconda i Christiani | si guidano. 516. Che le virtù sian naturali quinci si vede, che il troppo | caldo è iracondo, il freddo molle, il mediocre mansueto, et stolido; et chi ha natural | potenza a sapere con poco studio sa, et chi non l'ha | con longo non sa. 516. Dunque non l'uso fa le virtù et i vitij, ma | son casi naturali, - come la gravezza alla pietra, che non ha modo || di esser leggiera -, perché lo spirito humano è sottile et mobile | e facile a mutarsi et farsi obediente alla persuasione altrui. Onde | molti iracondi per timor della legge e timor di Dio mansuetamente | operano, et li libidinosi castamente: et questa cosa è | degna di più lode et di merito quando la gratia di Dio è con | loro. 516. La virtù è sapienza, potenza et volontà buona; dunque | l'honore è segno di lei, perché li sapienti et forti et i buonvoglienti | si honorano. 518. Et è virtù ogni potenza che conserva, | e vitio che distrugge. E tante sono le virtù et atti virtuosi | quanti sono gli Angeli del Cielo, e tanti i vitij et atti vitiosi | quanti i demonij dell'inferno. Et gli uni et gli altri spiriti | da nomi di virtù et vitij furo notati da Santi antichi. 562. E> perché le virtù sono mezzi d'acquistar la | vita, et i vitij la morte, sono quelle voluntarie et naturali, || ma non questi, se non quando si piglia il vitio per virtù. | Il che acciò non avvenga ti darò regole infallibili: guarda | (dicendo) nell'amor mio et del prossimo, perché questo | affetto sarà guida delle attioni rette di ogni ente. 568. E> perché le virtù sono mezzi d'acquistar la | vita, et i vitij la morte, sono quelle voluntarie et naturali, || ma non questi, se non quando si piglia il vitio per virtù. | Il che acciò non avvenga ti darò regole infallibili: guarda | (dicendo) nell'amor mio et del prossimo, perché questo | affetto sarà guida delle attioni rette di ogni ente. 569. Se tutte le cose dalla prudenza umana, la quale è causa connessa al | fato, che d'infinite concause insieme accorda, seu consta, agenti in | virtù della prima, sono trattate, molto più l'Imperio ha bisogno di | questa virtù, la quale il mondo tutto regge, e fu seminata da Dio sopra | ogni cosa, , e chi per natura si guida, non | manca di prudenza, come si vede nelle piante, formiche, api, grue e | pesci, onde gli uomini spesso imparano il governo del regno loro. Mon. Spagna 36. Sì che, viste le idee di tutti i principati, diciamo che il re di Spagna | deve procurar d'esser sapientissimo, perché ogni virtù è passione | dell'animo posta in misura, ed eccedendo o mancando da quella, è | vizio. La misura la pone la ragione. Però si deve sapere che non | l'azioni sono bastanti a fare l'uomo virtuoso, ma ci vuole l'inclinazione | naturale, la quale dalla complessione delli genitori e dall'aere e | dalle stelle deriva. 70. L'amor dell'onore solo deve essere in lui. Ma però per la scala | delle virtù ascendere a quello, altrimenti sarebbe superbia ruinosa, | che occise Nerone, Alboino e Attila. E l'onor è testimonio delle | virtù, però se sarà virtuoso averà onor vero, se non adulazione, onde | rovinaro non pochi Re nel mondo. Però si deve notare che il Principe | non deve strettissima amicizia tenere con uno o due tanto, che | quelli possano trasgredire i termini della giustizia impune, altrimenti i | suoi baroni e savii e capitani si ammutinano e lo tengono per vile e | da poco, e spesso li congiurano contra. 78. {Il Re} Non deve però mostrar | mai d'essere sospetto della virtù di alcuno, perché si mostra vile, | onde i popoli è meglio armarli che disarmarli, acciò non si rebellino, | perché se tu li governi bene, l'armi adopreranno per te; se male, essi si | faranno fuorusciti contra te, e troveranno armi, e sarà peggio, come | David contra Saul, che della virtù di quello sospettò. 82. E si deve | stimare che i popoli per natura seguano il costume del prencipe. Onde | Platone disse che, riformato il re, tutto il popolo senz'altra legge si | riforma: però le sue virtù devono essere sopraumane quanto al senno. 84. Perciò il buon re deve essere tanto più dotto de | popoli quanto è il pastor più del gregge, che è di specie umana | superiore alla brutale, onde sopra umano e Dio deve essere il principe, | come disse Platone, e tal fu Cristo; o veramente divino per l'arte da | Dio a lui data, come sono il Papa e i vescovi e Moisè legislatore divino; o | per le virtù umane obediente al divino legislatore, come fu Carlo | Magno. Il che alcuni conoscendo almeno si finsero divini, come | Macometto e Minos, perché il popolo riverisse le loro leggi, il che | Varrone considerò in Romulo. 88. Se il Re sarà giusto, sarà ogni officiale giusto, e se li grandi saranno | giusti, saranno anche i bassi, ma nissuna cosa noce più al Re quanto il | donar il premio delle virtù al favore degli uomini. 114. Ma nessuna cosa lo fa amabile più che l'opinione che hanno i | popoli della sua virtù militare e domestica, e quanto il mostrare il Re | d'amare i suoi popoli come padre, facendosi parlare e vedere e fare | rendere conto agli ufficiali bassi, e intendere più i poveri che i ricchi, | e far le grazie e dare i premi di propria mano, e far le disgrazie e dar | le pene per mano d'altri, e deprimere gli usurarii e baroni mercenari, | ut supra, e dichiararsi innocente del mal fatto, e facendosi con la religione | d'assistenti consiglieri religiosi venerando, e con l'unione del | Papa e della Chiesa santamente amabile; 176. Genovese. Di quante virtù noi abbiamo, essi hanno l'offiziale: | ci è uno che si chiama Liberalità, uno Magnanimità, uno | Castità, uno Fortezza, uno Giustizia criminale o civile, un Solerzia, | un Verità, Beneficenza, Gratitudine, Misericordia, ecc.; | e a ciascuno di questi si elegge quello, che da fanciullo nelle | scole si conosce inchinato a tal virtù. Città del Sole 12. E dicono che la purità della complessione, onde le | virtù fruttano, non si può acquistare con arte, e che difficilmente | senza disposizion naturale può la virtù morale allignare, | e che gli uomini di mala natura per timor della legge | fanno bene, e, quella cessante, struggon la republica con manifesti | o segreti modi. Però tutto lo studio principale deve essere | nella generazione, e mirar li meriti naturali, e non la dote | o la fallace nobiltà. 21. Alli sette | anni si donano alle scienze naturali, e poi all'altre, secondo | pare agli offiziali, e poi si mettono in meccanica. Ma li figli di || poco valore si mandano alle ville, e, quando riescono, poi si | riducono alla città. Ma per lo più, sendo generati nella medesima | costellazione, li contemporanei son di virtù consimili e | di fattezze e di costumi. E questa è concordia stabile nella | republica, e s'amano grandemente e aiutano l'un l'altro. 22. Le leggi son pochissime, tutte scritte in una tavola di | rame alla porta del tempio, cioè nelle colonne, nelle quali ci | son scritte tutte le quiddità delle cose in breve: che cosa è | Dio, che cosa è angelo, che cosa è mondo, stella, uomo, ecc., | con gran sale, e d'ogni virtù la diffinizione. E li giudici d'ogni | virtù hanno la sedia in quel luoco, quando giudicano, e dicono: | - Ecco, tu peccasti contra questa diffinizione: leggi -; e | così poi lo condanna o d'ingratitudine o di pigrizia o d'ignoranza; | e le condanne son certe vere medicine, più che pene, e | di soavità grande. 43. {i Solari} Dissero anco che può essere | che governi qualche inferior virtù, e la Prima lo permetta, ma | questa pur stimâro pazzia. Più pazzia è dire che prima resse | Saturno bene, e poi Giove, e poi gli altri pianeti; ma confessano | che l'età del mondo succedono secondo l'ordine di pianeti, | e credeno che la mutanza degli assidi ogni mille anni o | mille seicento variano il mondo. E questa nostra età par | che sia di Mercurio, si bene le congiunzioni magne l'intravariano, | e l'anomalie han gran forza fatale. 52. 10. Signoreggia per natura chi precede di virtù. Serve per | natura chi manca di virtù. Dove si fa il contrario è dominio | violento. Afor. pol. 93. 10. Signoreggia per natura chi precede di virtù. Serve per | natura chi manca di virtù. Dove si fa il contrario è dominio | violento. 93. 11. La precedenza di virtù in politica dottrina è secondo | le forze del animo, o del corpo, o d'ambedue insieme. | I beni politichi sono interni o esterni. 93. Di questi buoni ne nascon pochi mali, con successo del | tempo declinando la virtù a lussuria e superbia, come gli | Decemviri Romani e gli Trenta Ateniesi; contra questi, | sotto la guida d'un buono, congiurano le plebi, come la | Romana guidata da Virginio contra il Decemvirato e gl'Ateniesi | sotto Trasibulo contra li Trenta Tiranni, e così si | fa la republica populare di tutti, dalla quale malamente guidata, | per successo di tempo, suol nascere il tiranno, come || Pisistrato in Atene, o il re, come Cosmo in Firenze, o la | servitù a strani, come Pisa a' Fiorentini. 95. 19. Le contenzioni tra la plebe et i nobili augmentano la | republica quando sono contese d'onore e vince la plebe in | modo che ella entri nelli onori delli nobili e partecipi delle | lor virtù, come avvenne a Roma. Ma se la plebe vince in | modo che tiri la nobilità alla sua parte et ai suoi costumi, | consumano la republica, come avvenne a Fiorenza. Ma | quando vince la nobiltà diventa tirannia e si roina, come | spesso accade in Genoa. 96. 79. I sacerdoti devono in estremo aver le virtù opposte a | quelle degli soldati, et i governatori stare in mezzo di loro. 116. 103. Per augmento delle republiche e monarchie si deve | osservar l'ordine che ognuno faccia l'ufficio a che è nato, | che gli ufficiali siano per natura, che si anteponga il più | bene al meno et il commune al privato, che si mantenga | l'unione di beni et opinioni, che sia discordia e gara d'acquistar | onore per mezzo di virtù, le quali cose dalle soprascritte | sono intese. 125. 123. O per la lussuria dell'esercito vittorioso, che perde | la virtù, come avvenne a' Longobardi, Goti, Unni e Francesi, | che, avendo occupato il meridiano delizioso, perdettero | la ferocia et il regno; e questo a tutti i regi Napoletani | aviene per la mollezza del paese. | Rimedio è quello di Giosuè: non spegnere in tutto li nemici, | per potere con essi essercitare la virtù de' suoi, come | Nasica disse che Cartagine non si struggesse, acciò Roma || non divenga molle; et il Turco, fra tutti i settentrionali | occupatori del meridiano, ha mantenuto solo l'imperio, perché | ha fatti i seminarii dei soldati Gianizari d'ogni nazione | schiava e libera. 132. 123. O per la lussuria dell'esercito vittorioso, che perde | la virtù, come avvenne a' Longobardi, Goti, Unni e Francesi, | che, avendo occupato il meridiano delizioso, perdettero | la ferocia et il regno; e questo a tutti i regi Napoletani | aviene per la mollezza del paese. | Rimedio è quello di Giosuè: non spegnere in tutto li nemici, | per potere con essi essercitare la virtù de' suoi, come | Nasica disse che Cartagine non si struggesse, acciò Roma || non divenga molle; et il Turco, fra tutti i settentrionali | occupatori del meridiano, ha mantenuto solo l'imperio, perché | ha fatti i seminarii dei soldati Gianizari d'ogni nazione | schiava e libera. 132. Ma san Paolo, dicendo | che la prudenza carnale non è né può essere soggetta alla divina | legge se non per forza, manifesta i vizii esser naturali, e così pure | le virtù, e poi dice ch'esso fa quello che non vuole, e non fa quello | che vuole, e mostra tutta questa dottrina nella propria persona, | dopo essere dallo spirito santo in grazia confermato. Senso delle cose 116. e mostro | che la fede chatholica universale divina sia la Religion christiana | Romana, ma non di tutta, né di tutte, che qua solo | pretendo mostrare, che la Religione sia natural virtù da Dio | in noi seminata, e poi insegnata quando la trascurammo, e | che non sia furbaria. Ateismo 6. È vitio del prencipe permetter male di cui non si sa né si | può cavar bene; ma a Dio che sa e può, virtù si deve stimare, | e l'ingiuria di Lucretia e la morte di Decio ti fan pensare che | tutti gl'atti mali son occasion di bene; e dove al prencipe questo | è noto e possibile, lo fa. 63. Dico poi che tra le creature che sopra la terra, e nel mare, e | nell'aria grossa caminano, l'huomo è la più nobile, e c'habia | animo immortale: e che a Dio è virtù e gloria, e non indignità, | lo manifestarsi all'huomini, e tener gran conto di loro, | come tante sacre historie asseriscono indubitatamente. 64. Di più, è chiara la diferenza tra il vitio e la virtù, e che ogni | atto che strugge noi o la Repubblica è peccato contro noi o | contro la Republica, e che quel che conserva è merito e bene. 154. e la giustitia di Dio saria manca, se li buoni, | morendo per difender Dio e la ragione e la virtù, non | havessero premii in altro seculo, perché la fama neanco saria | da loro morti in tutto conosciuta, né li malvaggi, che godono | al presente e ponno tanto, altra pena. 158. Né re, e signore politico degli huomeni, né guida, né governatore | può essere l'huomo in quanto huomo perché il signore e rettore deve | essere più sapiente de tutti li suoi vassalli, per reggerli bene e dar loro | virtù, e più possente di tutti loro per frenarli da vitij, e più amante | del ben loro, che elli non sono, come il padre meglio, e più ama il | bene del figliolo, che non sa il figlio amarlo; Mon. Messia 49. In tre modi s'acquista il dominio vero, o violento: o captivando | gli animi, come fanno i sapienti con virtute; o li corpi, come fanno | quelli che occupano il regno d'altri, o comprano; o li beni esteriori, | come i corsali, et fuorusciti. Questi ultimi pigliano dominio, et non | lo tengono ad horam. Li secondi presto si fanno gran signori, et presto || perdono, perché non hanno virtù di dar legge e bon governo alli | vinti, come fu Tamerlano, e Pirro, e Carlo quinto. Li primi perdono | la vita propria per lo più, ma in successo di tempo così morti come | sono commandano alli vivi, come hoggi in Roma Pietro e Paolo | uccisi, e per tutto il mondo li profeti, et loro seguaci. 53. Quelli che | usano l'armi e la sapienza, vincono presto, et lunga signoria fondano, | come Mosè et Macone astuto, et Romolo. Ma chi con sola | virtù si guida, et con solo amore, avanza tutti e boni e tristi. 53. 2. Credono i figli della prudenza carnale che la carne precede di virtù e di | piacere allo spirito razionale, e che di quella si deve tener cura, perché lo | spirito more morendo quella, e vive in quella e di quella, e di qua credono | che non ci sia il padre de spiriti Dio, a cui ritorni e sia in cura, o che non | abbia providenza, se pur ci è, né cura di noi, e che non ci sia per noi altra | vita, e che ogn'uno deve godersi il presente secolo e beni visibili, e per quelli | combattere e travagliare, e tutto al possesso di quelli indrizzare per fas et nefas, | come consulta Achitofello e Macchiavello, perché altro bene non ci è per | noi (dicono i raffinati), o saremo stati predestinati a quello o no, e così è | inevitabile la perdita e l'acquisto, dunque «comedamus et bibamus» etc., et | «opprimamus iustum», siamo simulatori di creder bene e di far bene, e con | questa sapienza vincemo tutti, e passamo la vita con gusto: «mundus vult | decipi». Politici 148. Primo, così nel mondo nostro i principati d'infedeli eretici son come sbirrarie | e boiarie del genere umano: «Veh tibi Assur, virga furoris mei», disse | Dio, e se li regi Assirii e Babilonii fur boia di Dio, lo stesso si deve stimare de | Macometto, del gran Turco e di tant'altri in genere e in specie, e chi l'ammira | e stima con li politici falsi ha del bestiale, perché non conosce che cosa è | virtù, e quanto ella più ben l'uomo è appagato che non è il gran Turco | beato dal suo imperio. 153. 7. Dunque i diavoli servono assai nel governo del mondo, e li tiranni son | necessarii per essercitare e abbellire la virtù de filosofi e de martiri. 156. Ma se arrivano alle sperate e stentate dignità, fan come gl'altri de quali | seguiro l'esempio, vedendo che poco le virtù valsero a loro, ma il vizio; tal che | disconoscon quelli da chi furono essaltati, se non aspettano altro da loro, per | non rendere il cambio, e sapendo che viziosamente ciò han fatto, e perché la | superbia loro non comporta il proprio benefattore, parendoli che quello sia | stato miglior di lui, mentre ha potuto far tal benefizio che esso riceve come | pria inferiore, e poi lo mira come il plebeo l'esattor del debito; 165. All'ottavo, è vero che li Spagnoli in breve fecero tanto e non con | la virtù propria, né con l'ingegno proprio, nutu Dei. E questo significa, | ch'in breve hanno a mancare, come gli animali e piante che presto | fanno il frutto, presto moreno: quelli che tardi, tardo. Item, il fato | loro è tanto per virtù della religione, la quale mancando in loro, essi | mancaranno. Mon. Francia 396. hanno acquistato li Spagnoli non per virtù loro, | né con forza né con senno loro, ma d'altri e per fortuna. Già che la | Spagna s'è unita, perché l'un Re succedette all'altro di molti che | n'erano. 416. Due sole | virtù, dice il Campanella, mantengono la Spagna, oltre il pretesto di | religione, cioè la obedienza e pazienza. La timidità li aiuta, perché li fa | stare uniti e obedienti. E per questo son atti a conservare e non ad | acquistare. Quando dunque l'obedienza e la pazienza in loro mancheria, | si perderanno. 458. Due cose oggi noceno grandemente a Francesi, il gioco e la gola: | con quello i principi, i soldati e tutti diventano ignoranti, lasciando di | studiar le virtù della pace e della guerra. E di più rapaci, traditori, | avari, ingannatori, etiam degli amici, e avviliscon la nobiltà. La quale | non degna far traffichi e mercanzie, per non avvilirsi col vil guadagno. | E poi col gioco più vile s'ammacchiano d'ogni vizio, non che di vil | acquisto. E non son buoni per questo alla pace né alla guerra. Rimedio | sarebbe una legge, che quanto si gioca da nobili più che 20 scudi, sia | del fisco. 594.

I testi del CLERP

Il CLERP si basa sui seguenti testi di Campanella:

Epilogo magno, 1598* °
Monarchia di Spagna, 1598-1600*
La città del Sole, 1601-1602*
Aforismi politici, fine del 1601*
Del senso delle cose e della magia, 1604*
L’ateismo trionfato, 1606-1607*
Monarchia del Messia, 1606-1607*
Politici e cortigiani contro filosofi e profeti, 1627*
Monarchia di Francia, 1636*

* Probabile data di redazione del testo.
° Il testo che ci è pervenuto corrisponde alla seconda redazione (1604-1609)

Le entrate del CLERP

Varianti grafiche
Guida alla lettura
Abbreviazioni e schede

Le entrate rimandano ai contesti selezionati. In viola e con l'asterisco sono indicate le sottoentrate.
Achitofel
Achitofellisti
Alemagna v. anche Germania
amor proprio
anarchia
angelo
Anticristo
arbitrio, vedi libero arbitrio
aristocrazia
Aristotele
astuzia
ateismo
ateista
Calvinisti
*Calviniani
Calvino
clima
congiura
cortigiani
cristianesimo
Cristiani
Cristo
Dante Alighieri
democrazia
demonio
diavolo
dispietà
dominio
*dominio naturale
Ebrei
empietà
Epicuro
equità
eresia
eretici
Ermete Trismegisto
Esdra
Europa
fato
filosofo
fortuna
Francia
genti
Gentili
Germania v. anche Alemagna
giustizia
governo
idolatria
imperio
impero
inferno
Inghilterra
Italia
legge
*legge di Cristo
*legge di natura; legge naturale
*legge divina
legislatore
leoni
libero arbitrio
libertà dell'arbitrio
libertà della religione
libertà di conscienza
libertà di signoria
libertini
Licurgo
Luterani
Lutero
macchiavellista
Macchiavello
male
Maometto
Messia
miracolo
monarca
monarchia
*monarchia di Cristo
*monarchia universale
Mondo nuovo
Mosè
Numa Pompilio
occasione
oligarchia
opportunità
papa
papato
paradiso
Platone
politia
politica
politico
popolo
predestinazione
principato
principe
profeta
profezia
*profezia naturale
provvidenza
prudenza
purgatorio
ragion di stato
regno
*regno di Cristo
religione
*religione naturale
repubblica
*repubblica di Cristo
*repubblica popolare
Romani
Romolo
sacerdote
*sacerdote sommo
sbirro
secolo aureo
setta
Socrate
sofista
Solone
sommo bene
Spagna
statisti
stato
teologia
teologo
tirannia
tiranno
vermi
virtù
vizio
volpi