miracolo - Et perché la mente allo spirito sentiente assentisce | quando è vero testimoniante et non opinante solamente, | et la testimonianza humana non basta perché molti | fabricano le cose altrimenti che sono, fu bisogno che miracoli | al senso esposti confirmassero la credenza s'ha per la somiglianza delle | cose rimaste in memoria o di recente sentite. Epilogo 464. Non si può dire ch'Egli non habbia cura del || Mondo, perché tutte le cose si governano con senno et | arte, et più la politica de gli animali, et più quella de gli | huomini; il che se conviene alle parti del Mondo, converrà al | tutto; dunque al Mondo soprastà il Senno universale, onde | pendono i particolari saperi. Dunque ha dato legge a gli | huomini, poiché con miracoli, riscontri et sangue sparso | hanno ciò approvato coloro che si vantano del | suo consortio, a noi tutto vicinissimo, benché lontanissimo | per trascuraggine delle cose divine avvenuta per | troppo amore delle humane. 509. Però vanno spiando di tutte nazioni l'usanze, e sempre migliorano; | e quando sapranno le ragioni vive del Cristianesmo, | provate con miracoli, consentiranno, perché son dolcissimi. | Ma fin mo trattano naturalmente senza fede rivelata; né ponno | a più sormontare. Città del Sole 25. 76. Tutti i stati conobbero che la prudenza non arriva a | sapere quel che è buono o malo a sé, sempre et in ogni | cosa: però tutte le nazioni hanno ricorso a Dio, chi per | via retta, chi per storta. Per questo l'imperio d'Assirii, di | Egizi e Persiani invocò Dio nelle stelle per mezzo della | astrologia; i Greci negli oracoli, per mezzo di Sibille sottili | di spirito atto a copularsi a Dio; i Romani nella aruspicina | et augurii cercaro il voler di Dio; i Cristiani, per mezzo | retto, allo Spirito Santo ricorrono per via degli profeti e | del Vicario di Dio, e gl'Ebrei alli miracoli e profeti appellaro. Afor. pol. 115. 111. O manca per l'autorità di un profeta buono o falso, | perché dove la profezia inclina, inclina l'imperio: e per rimediare | bisogna distinguere, ché, se il profeta è autorizzato | con dignità inferiore, come se è Vescovo, si può con l'autorità | del superiore, come del Papa, schifare. Ma se è il | supremo, come il Sommo Sacerdote, se dice il vero contra | te chiaramente, non c'è rimedio contra lui, massime s'ha | miracoli per provarlo. 128. né | le cose han virtù obedienziale se non a Dio, et egli solo fa i miracoli, | che solo le creò. Senso delle cose 16. Di più, l'uomo communica | con gli angeli e con demoni e con Domine Dio; e negar questo è | sfacciataggine come chi negasse ci sia Roma perché non l'ha vista, | e negare che sia stato nel mondo Cesare o Alessandro perché non | fu a tempo suo; e già con tanti miracoli e con la vita propria ne | fanno fede tutte le genti, ch'è gran falsità quella d'Aristotile che | nega gli angeli e demoni. 95. si ricerca la fede in quello per cui s'opera il miracolo, | quando in suo beneficio e non maleficio si fa, percioché non è atto | a recevere ben da Dio chi non si dispone; né disposizione senza fede | si trova. Onde Cristo, avendo sanato tanta gente d'infermitadi, | soggiungeva a tutti: «La tua fede t'ha fatto salvo». 168. E nella patria sua, | dice l'Evangelista che Cristo s'ammirava che non poteva fare a | quella gente miracoli come agli altri, e soggiunge che ciò avveniva | dall'incredulità loro che si rendevano inabili alla grazia divina, | come chi serra la fenestra al sole non può vedere. 168. Né ci vuol molta scienza in questa prima magia, ché basta l'amore | e fede a riconciliarci la prima causa, perché a lei ubidisce | ogni creatura, et ella sa come al nostro commandamento mutarla; | né miracolo può altra creatura fare, se non come amica del Creatore, | perché creare e traformare internamente senza violenza è | solo della prima Possanza, e Sapienza e Amore primo, di cui tutte | le cose constano, e a cui obediscono internamente. 169. Io credo che Dio non usi miracoli | dove basta la natura, ma miracolo è sapere qual cosa a qual effetto | serve, e questo può in parte il demonio imitare; ma li miracoli | altissimi sono dove senza cosa naturale fa fare alli servi suoi | con l'orazione quello che nulla natura può fare. 174. E | Dedalo volò con penne posticcie, imitando l'ali d'augelli, e Archimede | rapiva le navi con uncini artificiosi. E tutte queste cose si | riducono ad artifici di sapienza o d'astuzia, e il volgo stima che siano | miracoli, o che li miracoli siano come queste baie pensa chi sa | poco più del volgo. 176. Lascio mille altre finzioni inutili, e se dimandi come io conoscerò | li veri miracoli dalli falsi, rispondo che tutti quelli miracoli | inutili al bene dell'uomo sono falsi, come quelli di bagattellieri, | e gli utili sono naturali arteficii noti alli sapienti; ma li soprannaturali | sono sempre utili, ma non alli nimici di Dio, come a Faraone. | Questa regola dona san Pietro appresso san Clemente. 176. Ogni setta si vanta haver | miracoli, profetie, testimonianze, martirio et argomenti | per mostrar, che è da Dio auttorizata; e stiamo allo scuro, e | tutti paremo d'un colore, filosofi e sofisti, santi et hipocriti, | principi e tiranni, religione e superstitione. Ateismo 5. Ecco san Francesco di Paola in Calabria || et in Roma tra christiani facea miracoli; e tanti predicanti | domenicani e gesuini in Germania tra heretici perché non | ne fanno? Questo è flagello di Dio, perché non siamo suoi | di tutto core. 9. E tra legislatori trovo assai astuti, che o per ambitione propria, | o perché si credettero che l'arte degl'altri legislatori fosse | astutia pure, e fintione di savii li miracoli, per tener il | popolo in obedientia con inganno amoroso o pernitioso, finsero | essi ancora esser mandati da Dio, e fecero miracoli falsi, e | donaro legge. 181. Molti finsero miracoli, e morendo fecero nasconder li corpi | loro, perché si credesse che in cielo fussero traslati. E questo | paragone fa parere alli Macchiavellisti e peripatetici dubbioso | Christo e Mosè, che dissero esser l'uno figliuolo, l'altro | messagiero di Dio, e li corpi loro non comparsero, come neanco | quelli di Enea, né di Romulo, che Livio dice che per | questa causa fu ascosto dalli senatori, che fusse creduto che || era salito in cielo; 182. Macometto anche in una grotta | nei monti di Arabia filosofò e scrisse, e donò le scritture | fuori; delle quali racolte fu fatto l'Alcorano a tempo del re | Moavia; finse molti miracoli, e che l'havea dato quelle legi | l'angelo Gabriele. 183. Chiunque è mandato da Dio, si conviene c'habbia la sua | patente, come da ogni Re al suo ambasciatore. La patente di | Dio è divina, e di effetti e dimostrationi non naturali, | come quelli che da la natura son mandati, ma sopra naturali, | e questi sono li miracoli, far gran cose sopra naturali, e poi | l'intrepidezza contra ogni avversità, e non temer di morire | per far l'obedienza del tuo Dio, mentre sei certo, che egli ti ha | mandato, e che può darti ricompensa di vita e gloria eterna | per questa temporale, come tu predichi a gl'altri di parte | Dio; 186. Passo hora alli miracoli, i quali bene esaminati trovo che non | bastano a persuadere che il legislatore sia veramente divino, se | non han sangue e bontà di vita, che gl'auttorizi, e testimonii | degni di fede, e per successione hereditaria predicati e promulgati, | il che trovo nella christiana primamente, poi nella | mosaica, ma non così abondantemente, poi miro nella macomettana | solo bugie; 210. Se alcuno miracolo, che non è miracolo si non in apparenza, | havesse fatto per aiuto del demonio, sapendo egli che il demonio | l'aiutava, o sendo ingannato, non può convincere che sia | vera la legge sua, poiché la profetia, la testimonianza, la vita e la | dottrina nemica alla natura contradicono; e peggio la successione | ambitiosa e crudele, e li discepoli traditori et empii. 210. Ma quando miro alli miracoli di Christo, non si trova dubbio | di sorte alcuna, né in lui, né tra li suoi testimonii, e si vede | che caminando e senza pensare con l'ombra e con le vestimenta || facea miracoli egli, e s. Pietro e li successori, e | disse che chi crede senza dubitanza faria maggiori miracoli | che egli non feo, ma in suo nome, e questo è avvenuto in | milioni di santi antichi e moderni. 214. Molti miracoli falsi et historie apogrife ho conosciuto nel | secol nostro, ma non però li trovo auttorizate dalla chiesa, e | sempre mi confirma questo della sua purità, che, sendo pur | da malvaggi guidata spesso, non però mai ammesse dottrina | iniqua o incostante o dubbia. 215. E ciò si è visto, che san Gregorio teumathurgo | e san Giacinto, che resuscitaro morti, et altri santi han | fatto maggiori miracoli che quelli di Christo, non però sono maggiori | di Christo, mentre li fanno in virtù di Christo, e non propria. Mon. Messia 103. è una gran bestia chi si ferma | nella miscredenza, e sa che ha da morire, e non vuol con tutte le forze sue | cercar se a lui appartiene questa promessa vita immortale col ritorno al | suo principio immortale, fatta al genere umano da tutti legislatori, e provata | da filosofi gl'ottimi del mondo, sol negata da ignoranti sofisti, amanti del vano | essere e sapere assai curto, e con tanto sangue e dottrina assicurata da gente | buona e pura, a cui ogni lettera di questo annunzio costa un fiume di sangue | e un mondo de miracoli, e non da scelerati oppressi come fanciulli da passioni | a non veder il vero, e come vermi nati intra il formaggio o intra al nostro | ventre, né sa né pensa quel che ci è di fuori, né attorno a sé di uomo animato, || ma pensa starsi in tutte le gioie dell'universo suo vile, che altro non intende; Politici 144. E dove ci è commistion di tante leggi, e ognuna sopra l'altra | predica, si corre all'ateismo, perché al fin non si tiene alcuna per vera. | Come li filosofi scettici avendo esaminato tutte le sette di filosofi, dissero | che nulla era vera, e che non ci era scienza, così questi pensano | che nulla fede è vera, ma tutte invenzion di politici. Tanto più che | nullo prova con miracolo e martirio e || santità e profezia quel che dice: ma con ostinazione. Mon. Francia 494.

I testi del CLERP

Il CLERP si basa sui seguenti testi di Campanella:

Epilogo magno, 1598* °
Monarchia di Spagna, 1598-1600*
La città del Sole, 1601-1602*
Aforismi politici, fine del 1601*
Del senso delle cose e della magia, 1604*
L’ateismo trionfato, 1606-1607*
Monarchia del Messia, 1606-1607*
Politici e cortigiani contro filosofi e profeti, 1627*
Monarchia di Francia, 1636*

* Probabile data di redazione del testo.
° Il testo che ci è pervenuto corrisponde alla seconda redazione (1604-1609)

Le entrate del CLERP

Varianti grafiche
Guida alla lettura
Abbreviazioni e schede

Le entrate rimandano ai contesti selezionati. In viola e con l'asterisco sono indicate le sottoentrate.
Achitofel
Achitofellisti
Alemagna v. anche Germania
amor proprio
anarchia
angelo
Anticristo
arbitrio, vedi libero arbitrio
aristocrazia
Aristotele
astuzia
ateismo
ateista
Calvinisti
*Calviniani
Calvino
clima
congiura
cortigiani
cristianesimo
Cristiani
Cristo
Dante Alighieri
democrazia
demonio
diavolo
dispietà
dominio
*dominio naturale
Ebrei
empietà
Epicuro
equità
eresia
eretici
Ermete Trismegisto
Esdra
Europa
fato
filosofo
fortuna
Francia
genti
Gentili
Germania v. anche Alemagna
giustizia
governo
idolatria
imperio
impero
inferno
Inghilterra
Italia
legge
*legge di Cristo
*legge di natura; legge naturale
*legge divina
legislatore
leoni
libero arbitrio
libertà dell'arbitrio
libertà della religione
libertà di conscienza
libertà di signoria
libertini
Licurgo
Luterani
Lutero
macchiavellista
Macchiavello
male
Maometto
Messia
miracolo
monarca
monarchia
*monarchia di Cristo
*monarchia universale
Mondo nuovo
Mosè
Numa Pompilio
occasione
oligarchia
opportunità
papa
papato
paradiso
Platone
politia
politica
politico
popolo
predestinazione
principato
principe
profeta
profezia
*profezia naturale
provvidenza
prudenza
purgatorio
ragion di stato
regno
*regno di Cristo
religione
*religione naturale
repubblica
*repubblica di Cristo
*repubblica popolare
Romani
Romolo
sacerdote
*sacerdote sommo
sbirro
secolo aureo
setta
Socrate
sofista
Solone
sommo bene
Spagna
statisti
stato
teologia
teologo
tirannia
tiranno
vermi
virtù
vizio
volpi