Tommaso Campanella, Aforismi politici, p. 121

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e del Giappone è un monarca. Dunque la monarchia cristiana
va declinando sempre più fin che arriva in man del
Papa, ut alibi.

91. Per mantener monarchia in questa religione altri si
sono dechiarati del tutto ministri del Papa e liberatori, come
Carlo Magno e Constantino; ma gli figli, inimicandosi col
Papa, mancarono.
Altri volsero far il Papa senza armi temporali,
e fecero rovina più che acquisto, e nacquero i Ghibellini
e Guelfi, Papali et Imperiali. Altri fecero o sostentaro
nova eresia d’Arrio e di Lutero, come Arrigo, Costanzo,
Zenone, ma tutti rovinarono come Geroboamo: et altri
tornorno alla gentile, come Giuliano, e roinò.
Altri fecero
nova religione e setta in tutto conveniente al gusto popolare,
come Macone, e questi fondarono imperio levatosi dalla
maggioranza del Papa e dei suoi regi; ma la setta loro ha
più difetti, perché manca con l’arme, e non cape più prìncipi,
e repugna a Dio in più cose, ut alibi.

92. Poiché saranno mutate tutte le sette e religioni et i
modi delli principati e dell’altre communità, necessariamente
si verrà alla prima signoria naturale divina, che regni un
re sacerdote solo, con il senato di ottimati, eletto da gl’ottimi

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