Tommaso Campanella, Ateismo trionfato, p. 5

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movesti guerra alli ingannatori figli de la tenebra, e ne riportasti
honorati trionfi: così questo libro mostra il senno humano
nelle tenebre di questo secolo potersi levare alla luce
divina.
Vedi già, prudentissimo Schioppio, che il christianesmo,
che occupava et abbelliva il Mondo, si è ridotto a dui angoli
di Italia e di Spagna.
L’oriente sta in man di Macometto favoloso,
empio, ignorante, crudo, con grande scorno e danno di
tutto il genere humano, e così gran parte de l’Africa; e poi
tutto il settentrione in man di Luthero e di Calvino, c’han
fatto un Dio traditoresco che ci prohibisce li peccati, e poi ci
sforza a farli per pigliarsi gusto di metterci all’inferno con voglia
non di padre, ma di crudel tiranno. Vedi a quanta ignominiosa
impietà consente il Mondo per la caligine che manda
inanti l’Antichristo, che esce da l’abisso.
Poi la povera Italia e
Spagna ha dentro un diabolico Macchiavello, che infetta le
più nobili parti de la Republica e dona a credere che la Religione
sia astutia di preti e di frati per dominar il popolo
a consenso di Prencipi, che l’hanno per ruffiana di lor fraudi.

Oh Dio buono, e come hai permesso tanta mostruosità? O
colpe nostre nefande, che ci han tolto il senso e l’intelletto, e
ci fanno credere che siamo sapientissimi. Su su, Schioppio
mio, prendi questa facella, e serrala nelli petti degl’huomini,
forsi di sterpi diventeranno animali, e di bestie huomini. A te
si deve questo uffitio, che sei l’Aurora di questo secolo. Io sto
come Prometheo nel Caucaso legato, perché facea questo uffitio:
ma Dio mi conobbe indegno, e mi lasciò patire questo
travaglio. Ma con Dio così altri come io: e meglio.
Senza dubbio Dio mantiene in terra, s’egli è provido padre,
una scola di verità certa: ma per le nostre peccata è indebolita,
che appena si conosce qual ella sia. Ogni setta si vanta haver
miracoli, profetie, testimonianze, martirio et argomenti
per mostrar, che è da Dio auttorizata; e stiamo allo scuro, e
tutti paremo d’un colore, filosofi e sofisti, santi et hipocriti,
principi e tiranni, religione e superstitione. Onde è nata opinione,
che non ci sia Religione, né principato, né sapienza:
ma chi può più ingannare, vincere e regnare, comunque il
faccia, fa bene. Io scrissi per questo tanti libri di filosofia e di

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