| Andrzej Rusław Nowicki, Le categorie centrali della filosofia del Vanini, Pag. 158 → Il saggio di Nowicki rappresenta una tappa importante nel processo di rinnovamento degli studi vaniniani. Di particolare rilevanza è l’impianto metodologico, in cui le categorie centrali del pensiero del Salentino sono individuate attraverso una magistrale e scrupolosa indagine sul lessico vaniniano. Nel saggio si avverte – sia pure in forma ancora incoativa – l’impronta incontrologica del Nowicki filosofo che scopre nel pensatore studiato un carattere di attualità ed uno stimolo alla riflessione teoretica. Ed è questo un taglio che in realtà potenzia le capacità interpretative dello storico che definisce con molta lucidità i contesti protettivi entro i quali il Vanini si ricollega alla linea eterodossa dell’aristotelismo rinascimentale e si rivela in grado di rivolgersi ai lettori «degli ultimi decenni del xx secolo» per la sua concezione dell’uomo e delle opere umane, per la sua critica dell’ordine sociale e per la sua piena adesione al verbo dell’ateismo. Tuttavia, per una più esaustiva comprensione della interpretazione del Nowicki va tenuto conto che dopo il 1970 la sua ricerca storica si è sempre più intrecciata con l’impegno teoretico in una serie di saggi apparsi su Kairos nel 1998 e negli Atti dei due Convegni vaniniani del 1985 e del 1999, dei quali è prevista la pubblicazione in questa medesima sezione. (F. P. R.) |
| |
