ICONOGRAFIA VANINIANA - Seconda Serie.
Vanini: i luoghi frequentati.

 

Veduta di Lione

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Veduta di Lione: incisione tratta da Guillaume Gueroult, Epitome de la corographie d'Europe, Lyon, Chez Balthazar Arnouillet, 1553. Vanini vi soggiornò dalla fine di gennaio a giugno 1615, dando alla stampe l’Amphitheatrum presso la vedova dell'editore Antoine Harsy. Tentò di trovare nelle librerie locali il De immortalitate animae di Pomponazzi (Amphitheatrum, p. 172). Nel fiume osservò che i lucci si mangiano l’un l’altro (De admirandis, p. 219). In un albergo lionese si sarebbe svolta la straordinaria storiella di un oste gabbato da un avventore che avrebbe sparso nella camera polveri di falangio essiccato. L’episodio costituisce per Vanini l’occasione per ricondurre alle cause naturali il tarantolismo e per accennare a fenomeni di suggestione collettiva (De admirandis, pp. 446-447).