Biografia
Cerca di far pubblicare le sue opere sebbene il favore del papa, che ha seriamente
rischiato di vedersi pubblicamente invischiato in pratiche astrologiche, vada scemando.
Il 14 febbraio scrive al cardinal nipote Francesco Barberini
a proposito
dell’istituzione di un collegio nel quale raccogliere i confratelli calabresi «chi per
mancanza di culto si perdeno», al fine di istruirli de propaganda
fide, basandosi sulle proprie opere. Per questo motivo auspica che le sue opere
vengano pubblicate, a costo di farle uscire anonime. Scrive al papa il 24 marzo
,
respingendo le calunnie e chiedendo di poter stampare le proprie opere
. Tra il maggio e l’agosto
ottiene l’approvazione per il Quod reminiscentur
, l’Atheismus Triumphatus
e la Monarchia Messiae
. Durante l’estate scrive all’imperatore Ferdinando II
,
ricordandogli la propria devozione e annunciandogli la prossima pubblicazione di diversi
scritti. Verso la fine dell’anno l’Atheismus Triumphatus
viene colpito da nuove
censure e non ottiene il «publicetur». Nel frattempo C. compone un discorso perduto che
smaschera gli errori dell’astrologia giudiziaria, un trattato De regno
Dei
,
le Censure sopra il libro del padre Mostro
, nelle quali attacca i Ragionamenti
sopra le litanie di Nostra Signora del Riccardi. In Germania esce la sesta
edizione del Discursus sui Paesi Bassi (per la prima volta in
tedesco), e a Francoforte si ristampano gli Astrologicorum libri
. In seguito a ciò, i
Prost modificano i frontespizi delle loro copie degli Astrologicorum
libri
rimaste
invendute.











